Il segretario campano critica Idv e Sl: Perché le primarie, utili in Puglia, sono state boicottate in Campania?
Regione Campania - «Io penso che le coalizioni si costruiscono su un programma e su come si vuole trasmettere un messaggio di speranza per un nuovo ciclo politico in questa regione. Più che i veti a noi interessa sederci e discutere su quello che ci unisce. Coalizioni rissose non ci interessano». Questo il pensiero di Enzo Amendola, segretario regionale del Partito Democratico in Campania dopo due giorni di “niet” plurimi sulla candidatura a governatore di Vincenzo De Luca. La candidatura di Vincenzo De Luca è l'unica emersa in quelle che dovevano essere le primarie interne al Pd. Il sindaco di Salerno ha ricevuto l'adesione programmatica ed entusiasta dell'Api di Rutelli e Lanzillotta oltre che dei Verdi. Nessuna adesione, ma esplicita avversità, è emersa dall'Italia dei Valori e da Sinistra Ecologia e Libertà. Queste ultime formazioni paventano l'ipotesi di un proprio candidato nel caso il Pd non ritenesse opportuno compiere un passo indietro su De Luca. Quest'ultimo scenario, con le sinistre divise su due candidati governatori, certificherebbe anzitempo la consegna della Regione a Stefano Caldoro, candidato del Pdl. «Io non lavoro mai per le sconfitte. Noi abbiamo proposto le primarie per scegliere in candidato e gli alleati ci hanno detto di no. Abbiamo proposto vari nomi egli alleati ci hanno detto sempre di no. È il momento non dei veti ma di una discussione sui programmi. I candidati si scelgono insieme, in Puglia le primarie erano un metodo bellissimo, ma perché non è valso per la Campania? Con il tempo breve che ci rimane se si lavora sui programmi e sulle cose che ci uniscono gli ostacoli saranno superati», spiega Amendola. Riguardo l'eventualità che i partiti di Vendola e Di Pietro si dissocino dall'ipotesi di coalizione su De Luca il segretario campano del Pd rilancia: «Io non penso che sia una cosa ne da scongiurare ne da prendere in considerazione. Noi di fronte abbiamo una destra con personaggi accusati di collusione con la camorra, un gruppo dirigente del Pdl fato di presidenti di provincia che passano più tempo a Roma che a gestire le proprie amministrazioni, abbiamo il dovere di unirci e di dare un segnale di grande forza». (Alessandro di Rienzo - Ami)
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