martedì 2 febbraio 2010

Strade colabrodo, valzer di competenze

Sorrento - Ormai automobilisti e centauri che percorrono le strade della penisola sorrentina quasi non ci fanno più caso, abituati come sono a zigzagare tra le buche che, ad ogni acquazzone, inesorabilmente si aprono lungo le arterie che attraversano un po’ tutti i Comuni della zona. A Sorrento, come al solito, i problemi maggiori si registrano lungo via degli Aranci e via Capo. In alcuni casi si sono aperte autentiche voragini, come quella che si trova in prossimità del tribunale, che mettono a repentaglio la tenuta degli ammortizzatori delle auto ed anche l’incolumità dei centauri che rischiano di essere sbalzati dalle selle di moto e scooter. A Massa Lubrense la situazione non è migliore. Qui i disagi maggiori si avvertono lungo via Partenope, la strada che collega il centro cittadino con il territorio comunale di Sorrento. Situazioni analoghe, in ogni caso, si registrano un po’ in tutta la penisola sorrentina, soprattutto nelle zone più periferiche dove le amministrazioni sono meno attente nell’investire fondi per garantire la sicurezza stradale ripristinando l’asfalto. Tra l’altro, proprio a Sorrento, nelle ultime settimane sono state sollevate diverse polemiche a riguardo. Ciò perché l’amministrazione comunale ha ampliato i confini del territorio urbano includendovi anche un tratto di via Capo e via Nastro Verde, prima di competenza dell’Anas ed acquisendo, in tal modo, anche l’onere della manutenzione stradale. A Massa Lubrense, invece, ci si muove in senso diametralmente opposto. Via Partenope è tornata di nuovo interamente nelle competenze della provincia di Napoli che si è già accollata i lavori per il rifacimento delle mura perimetrali e che a breve dovrebbe eseguire anche il rifacimento del manto stradale come già attuato in altre aree dello stesso Comune. Senza dimenticare che alla base di questa serie di problemi, nella maggior parte dei casi, c’è la mancata pulizia delle caditoie, operazione di competenza dei Comuni, con l’acqua pluviale che invece di finire nei canali che sfociano in mare defluisce lungo le strade, asportando anche ampi tratti di manto stradale. (Massimiliano D’Esposito Il Mattino)

1 commento:

Anonimo ha detto...

SE VI FOSSE LA VOLONTA' VERA DI RISOLVERE IN MANIERA DEFINITIVA, IL PROBLEMA NON SOLO DELLA TENUTA DELLE STRADE, MA ANCHE QUELLO DELLA MANUTENZIONE DEI SOTTOSERVIZI CHE SONO POSTI AL DI SOTTO DEI PIANI STRADALI E SE, INOLTRE, SI VOLESSE RIFLETTERE SULL'ADEGUAMENTO DEI PIANI STRADALI ALLA STORICITA' DEI LUOGHI, ALLORA,CON LA RICONOSCENZA DELLA GRAN PARTE DEI CITTADINI, SI POTREBBE IMMAGINARE DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE IL:WWW.SISTEMAGIMAS.IT CHE CERTAMENTE HA UN COSTO INIZIALE PIU' ELEVATO,MA ALTRETTANTO CERTAMENTE RIDUCE DRASTICAMENTE I COSTI MANUTENTIVI,PERMETTE INTERVENTI RAPIDI,PRECISI,SILENZIOSI,NON INVASIVI RIPAGANDOSI NEL MEDIO PERIODO ELEVANDO ALTRESI' LA VIVBILITA'.
GIANfRANCO MASCOLI