martedì 8 giugno 2010

Trasporti, caos “Unico” in Costiera

Sorrento - «Siamo stufi di essere truffati dai rivenditori dei biglietti per gli autobus». È la frase pronunciata da un turista che soggiorna in un albergo della periferia di Sorrento, che l’altro giorno ha innescato la scintilla per un duro battibecco con il titolare di una rivendita dei ticket per il trasporto pubblico su gomma in penisola sorrentina. A provocare le rimostranze dell’uomo la poca trasparenza nell’utilizzo dei tagliandi dell’Unicocampania o dell’Unicocostiera. Le due differenti tipologie di biglietti, infatti, hanno tariffari molto differenti – Unicocampania costa 1,10 euro e dura un’ora, mentre l’Unicocostiera da 45 minuti ben 2,40 euro – con i secondi destinati esclusivamente ai non residenti nella Regione. Da quando sono stati introdotti i due diversi ticket, alcuni rivenditori, per evitare le rimostranze degli utenti non si attengono a quanto stabilito dal consorzio e vendono a tutti i tagliandi meno onerosi dell’Unicocampania. Quando, però, gli stessi turisti si recano in altre rivendite per acquistare i biglietti e vengono ceduti loro quelli dell’Unicocostiera, scattano le rimostranze. Oltre alla poca professionalità di alcuni titolari di rivendite i problemi nascono anche dalla carenza di controlli. Se un turista in possesso del biglietto Unicocampania compie il tragitto senza che nessuno verifichi l’esattezza del tagliando utilizzato, questi non si spiegherà perché un altro rivenditore pretenda di vendergli un biglietto che costa più del doppio. «Se il consorzio non farà chiarezza quanto prima sospenderemo la vendita dei biglietti», è la provocazione di alcuni rivenditori dei tagliandi stufi di essere costretti a continui battibecchi con l’utenza. Minaccia che, se messa in pratica, metterà a rischio il servizio e determinerà un grave danno economico per lo stesso consorzio e per le aziende di trasporto pubblico. (Massimiliano D’Esposito Il Mattino)

Nessun commento: