martedì 14 settembre 2010

Abusi nel frantoio del padre, De Simone rischia il processo

Vico Equense - E’stato chiesto il rinvio a giudizio per l’assessore Matteo De Simone e di alcuni dirigenti e dipendenti del Comune. L’indagine, così come riporta Metropolis, riguarda il frantoio di proprietà della famiglia dell’assessore De Simone, e i presunti abusi commessi, edili e d’ufficio. I magistrati nei mesi scorsi avevano recapitato agli indagati gli avvisi di conclusione delle indagini, ora hanno chiesto che gli imputati siano processati. Dalle indagini coordinate dal Pubblico Ministero Mariangela Magariello, emergerebbe che il frantoio sarebbe passato da 24 metri quadrati, dimensioni originali del 1978, così come riportato nell’atto di donazione con cui il padre dell’assessore divenne proprietario dell’immobile, a 137 metri quadrati, ultima rilevazione accertata nel 2008 dai tecnici della procura, passando per i 100 metri quadrati dichiarati nel 1994. Il frantoio, nel corso del tempo, ha variato non solo dimensione ma anche destinazione d’uso ad attività produttiva. Passando da deposito. Nel 2007, secondo la procura, sarebbe stato anche commesso un abuso edilizio, la chiusura di un prospetto dell’immobile. Secondo i magistrati l’amministrazione non poteva rilasciare i permessi in sanatoria su quell’immobile. La vicenda parte da una denuncia inviata ai magistrati oplontini, le accuse contestate, a vario titolo, agli indagati sono di falso, omessa denuncia, abuso d’ufficio, abuso edilizio. Oltre all’assessore Matteo De Simone, finiscono nei guai il padre Ciro, Franco Iovine e Catello Arpino, dirigenti del Comune, Giovanni Savarese e Vincenzo Guida, dipendenti comunali, e Mario Staiano tecnico della famiglia De Simone.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

gli interventi giudiziari a Vico sono come i tartari nel deserto di Buzzati: tutti li aspettano, ma non arrivano mai, almeno fino alla notizia di stamani. Forse, finalmente, le avanguardie stanno arrivando.

Anonimo ha detto...

No, sta arrivando la campagna elettorale di chi pensa di governare solo se la Magistratura elimina tutti gli avversari; spero tanto con la stessa fine della gloriosa macchina da guerra di Occhetto

Anonimo ha detto...

Ci risiamo: non si guarda a quello che ha combinato l'assessore e la sua cricca, ma si accusa la magistratura...
Che posto di merda...

Anonimo ha detto...

E' singoalre come la sampa locale non ha ancora pubblicato il rinvio a giudizio per concussione nei confronti del Comune di Vico Equense da parte dell'ing. Cannavale Consiglio oggi consigliere comunale. Viva la democrazia.

Anonimo ha detto...

Se trovasse riscontro l'ipotesi accusatoria avremmo la conferma che al Comune di Vico c'è una patente disparità di trattamento tra i potenti ed i comuni cittadini. Chi ha il potere fa - o vorebbe fare - tutto ciò che vuole, mentre il cittadino senza protezioni e senza gradi da esibire è "cornuto e mazziato". L'articolo poi punta molto sul politico e poco sui tecnici. Il comandante dei vigili per altre questioni giudiziarie,e prima dle rinvio a giudizio, fu prontamente sospeso. Perchè non si fa altrettanto con Iovine, Guida e Arpino. Se non saranno sospesi significa che l'amministrazione utilizza le vicende giudiziarie con criteri differenti. E questo fa pensare male, molto male.

Anonimo ha detto...

La beffa è che ci va di mezzo qualcuno che oltre a non entrarci proprio niente è anche , come si dice a Napoli , un bravo ragazzo!!

Anonimo ha detto...

A proposito perchè nessuno parla dell'abuso edilizio del sindaco? Una vicenda per cui Gennaro Cinque ha avuto l'intimazione di abbattimento. La tutela del territorio è una competenza specifica del Comune. Può questo sindaco, con questa giunta, con questi tecnici comunali svolgere il compito nel migliore dei modi?

Anonimo ha detto...

L'abuso edilizio l'assessore l'ha fatto o no?
E allora vada a casa!

Anonimo ha detto...

io mi auguro che la stupida - perchè tale è - baldanza del perito agrario Matteo De Simone, venga un poco arginata da questa vicenda. Sarebbe il caso che si defilasse un tantino, che insomma sparisse per un po' invece di gesticolare e andare avanti e indietro come una etoile della Scala. Il primo anonimo parla delle avanguardie che arrivano, riferendosi alla magistratura che indaga, ma ho i miei dubbi che si arriverà a qualcosa di concreto. Per come si stanno gestendo gli appalti il comune dovrebbe essere commissariato subito, soprattutto per la devastazione ambientale prodotta.

franco cuomo ha detto...

i magistrati fanno il loro dovere: la vicende degli abusi nel frantoio del padre dell'assessore super dinamico è emblematica di un modo di governare che inquieta e preoccupa, ma la magistratura dovrebbe intervenire su moltissimi altri abusi, vistosi ed aberranti che stanno sotto gli occhi di tutti,dai molti garage interrati alle molte fabbricazioni che sorgono come funghi, basta guardare a cosa è ridotto il Rivo D'Arco. Che in tutta la vicenda poi, siano coinvolti tecnici e funzionari del comune, questo non meraviglia : "chi va per questi mari, questi pesci prende". Ci vorrebbe una serietà ed onestà da parte dell'istituzione che francamente non credo sia una cifra del nostro comune, i tecnici coinvolti come minimo dovrebbero essere sospesi e invece questo non avviene. Ma cos' vanno le cose e dunque, senza condannare nessuno, prima che sia emessa una sentenza, staremo a vedere come vanno le cose.

Anonimo ha detto...

Di abusi negli ultimi 5/6 anni noi citadini ne abbiamo sibiti tanti, non ultimo, oggi sono iniziate le scuole, chi mi spiega perchè a fine agosto hanno smantellato in fretta e furia la mensa della scuola elementari di Scondici?

Anonimo ha detto...

Ripeto quello che ho già detto: perchè Michele Tatarelli, ex capo dei vigili, è stato sospeso dalla carica in quanto coinvolto in una vicenda giudiziaria e Franco Iovine, Catello Arpino e Vincenzo Guida, anche loro dipendenti comunali coinvolti in uno o più procedimenti, no?

Anonimo ha detto...

All'anonimo del 14 settembre ore 18:45 te la spiego io come avvocato dove sta la differenza: il comandante dei vigili è già sottoposto a tre rinvii a giudizio e per uno di essi è già stato condannato per peculato, gli altri Arpino e compnai hanno solo un richiesta di rinvio a giudizio che puòò sfociare anche in un archiviazione. Resta il fatto che questi ultimi hanno un capo di imputazione che è l'abuso di ufficio mentre il comandante dei vigili e l'ing. cannavale consiglio hanno capi di accusa peculato e truffa che sono reati contro la pubblica amministrazione che possono comporatre sospensione dal servizio ed eventualmente licenziamento.

Anonimo ha detto...

Se è vero che gli abusi nel frantoio del padre erano precedenti al 1978, quanti anni aveva l' Assessore all' epoca dei fatti? W i giustizialisti (sui fatti degli altri) che magari vivono nella casa abusiva costruita dal padre!

Anonimo ha detto...

La condanna a Tatarelli è arriva solo di recente. Mentre prima del rinvio a giudizio il sopra indicato capo dei vigili è stato sospeso. quindi, caro avvocato, che sei stato vicino ed hai condiviso tanto con tanti, la differenza non c'è salvo per i reati. Che conosciamo solo come titolo: perchè l'abuso d'ufficio comprende tanto.