giovedì 9 settembre 2010

Politica e camorra, una lunga scia di sangue dagli anni'80 ad oggi

Regione Campania - Morti innocenti, la camorra ne ha causate centinaia. Morti eccellenti, poche, ma rumorose e dall'alto valore simbolico. L'ultimo episodio verificatosi a Pollica domenica scorsa costringe a voltare lo sguardo indietro e tracciare un primo tragico bilancio. In Campania, a finire sotto i colpi della criminalità organizzata, ci sono stati diversi esponenti politici rei – nella maggior parte dei casi - di non essersi piegati alle pressioni della malavita o di aver reso troppo labile il confine tra la ricerca di consenso e la promiscuità a certi ambienti invasivi. Nell'elenco di politici campani uccisi dalla camorra, ecco alcune delle giornate più drammatiche: il 7 novembre del 1980 fu ucciso Domenico Beneventano, (consigliere comunale del Pci di Ottaviano); appena un mese dopo, il livello di sfida salì: fu ammazzato Marcello Torre (11 dicembre 1980), sindaco di Pagani; cinque mesi più tardi, il 29 maggio 1982, la camorra spostò il tiro e la vittima fu Simonetta Lamberti , figlia del giudice Lamberti di Cava de' Tirreni; gli anni novanta si aprono con l'uccisione, l'11 marzo 1992, del consigliere comunale Pds di Castellammare di Stabia, Sebastiano Corrado; la contabilità dei morti da prima pagina registra poi l'omicidio di Don Giuseppe Diana (19 marzo 1994), parroco di Casal di Principe e quello della malcapitata Silvia Ruotolo (11 giugno 1997) a Napoli; il mondo più strettamente politico viene colpito nuovamente negli ultimi anni della prima decade del nuovo millennio: Raffaele Granata, padre del sindaco di Calvizzano, viene ucciso l'11 luglio 2008 per aver rifiutato di pagare il pizzo al clan dei Casalesi ucciso; il 3 febbraio 2009 un vero e proprio agguato causa la morte del consigliere comunale di Castellammare di Stabia, Luigi Tommasino, 43 anni, del Pd. Iscritto allo stesso partito, anche uno dei suoi killer. Ma questa è un'altra storia. (Il Velino)

Nessun commento: