Vico Equense - Promuovere le eccellenze campane e favorire il turismo al di fuori della stagione estiva nelle località della provincia di Napoli. Con queste finalità si rinnova la manifestazione "Provincia in vetrina" giunta quest'anno alla VI edizione, all’interno della quale si terrà la seconda edizione del “Mediflorfestival”. L'iniziativa, promossa dall'Ascom Confcommercio e finanziata dalla Camera di Commercio di Napoli, toccherà il comune di Vico Equense dal 10 al 12 settembre. Si comincia, venerdì, alle ore 18, circa quaranta stand affolleranno le strade del centro storico e il chiostro della Santissima Trinità esponendo fiori e piante, lavori di artigianato, prodotti tipici locali. Il quartiere Vescovado di Vico Equense si trasformerà in una grande area fiorita in cui accogliere visitatori intenzionati a trascorrere ore piacevoli tra le tipicità del territorio e gli intrattenimenti musicali. Per gli amanti della gastronomia, alla Santissima Trinità, ci saranno piatti cucinati dagli chef “stellati” di Vico Equense in un percorso così suddiviso: venerdì degustazioni a base di melanzane, sabato riavulillo, domenica sapori contadini con carne di capra. Inoltre nella stessa area sarà allestito un itinerario gastronomico tra olio, provolone del Monaco, fiordilatte, vino locale. Per i più piccoli si terranno i laboratori didattici “Mani in pasta” e “Petali di rose” mentre per gli adulti sono previsti intrattenimenti musicali di vario genere. Non mancherà la musica popolare e laboratori di tammurriate e pizziche a cura dell’Associazione culturale Aequana. Gli appassionati di calcio, inoltre, domenica potranno seguire in diretta la partita del Napoli attraverso il collegamento targato Radio Marte. ”Stiamo lavorando con grande impegno – spiega Antonio Celentano (foto), presidente dell'associazione dei commercianti – per la buona riuscita dell’evento. Sarà l’occasione per rendere omaggio ai prodotti tipici del territorio vicano”. Ed aggiunge al quotidiano Metropolis, “ ringrazio tutti coloro che hanno dato il loro prezioso contributo. Guai, però, - conclude il responsabile dell’Ascom – a cullarsi sugli allori. Quest’evento deve rappresentare per tutti un punto di partenza. C’è tanto entusiasmo in Città ed è giusto dare il massimo per valorizzare il nostro paese. Uno dei territori più belli d’Italia che deve occupare il posto che merita”. “Questa tre giorni costituisce un momento importante in cui mostrare al pubblico le tipicità del nostro territorio – ribadisce Matteo De Simone, assessore alle attività produttive e al turismo – valorizzando le piccole e medie imprese al fine di rilanciare l’economia della città”.
9 commenti:
Non un nome degli espositori.
Non un nome degli chef.
Non un nome delle associazioni, o chi per essi, terrà gli altri laboratori.
Non un nome..........
Ma "non mancherà la musica popolare e i laboratori di tammurriate e pizziche a cura dell'Asociazione Culturale Aequana".
Evidentemente solo l'Associazione Culturale Aequana ha fatto pervenire la sua denominazione al Comune di Vico Equense.
L'uso del chiostro conferma sempre più che la città non deve perdere questo spazio!
è senz' altro una bella iniziativa ma non son o d' accordo in merito al discorso della tutela del territorio .
Non sono certamente i commercianti ,gli albergatori , i ristoratori ed i pizzaioli a proteggere il territorio perchè ogni loro azione ha un solo fine :il guadagno immediato.
in tutti i sensi non guardando in faccia a nessuno .non sono certamente i soldi di qualcuno a far bello il territorio.L' ultimo scempio la strada del rivo d'arco. Una cosa è la qualità una cosa è la quantità.Mi chiedo inoltre quali siano i prodotti tipici di Vico.
Il pane? E' da secoli che il pane a vico non è più buono, resta solo quello di sant' andrea. i dolci ? di chi? in qualsiasi pasticceria hanno tutti lo stesso sapore di zucchero e di surrogati ...dolce e basta. i salumi ? le mozzarelle ? sono come il mare non sai mai se è pulito o sporco?del vino non ne parliamo perchè le vigne non ci sono più divorate da falsi agriturismi e da parcheggi ,lo stesso dicasi dei limoni e delle arance . Ci sono ancora gli oliveti ma di sera basta alzare gli occhi e notare l'aumento di luci . IL provolone del Monaco tutti si chiedono con quale latte.
non bastano certo le serate gastronomiche a rilanciare il territorio.
La città l'ha già perso.
Nel silenzio generale
Le polemiche non servono a nulla e stanno sempre a zero ma corre l'obbligo : mi spiegate e ci spieghi il Celentano che fino a ieri diceva peste e corna di questa squallida amministrazione casa ha fatto di concreto l'Associazione che rappresenta per Vico Equense e per il suo rilancio? Mettamoci bene in testa : Vico Equense è morta! E' diventata, nostro malgrado, un "dormitario" e un "mangiatorio" senza peraltro che queste iniziative estemporanee possano portare un minimo di beneficio per il rilancio del Paese. La signora Savarese invece di preoccuparsi delle varie sagre e sagrette , che portano danni alle attività che stabilmente operano sul territorio con notevoli disagi economici, solo a scopo di lucro di soliti noti, si dovrebbe preoccupare, se ne possiede le capacità, di programmare di un vero, serio e duraturo, rilancio turistico/commerciale di questo nostro paese morto!!
prepariamoci alla solita bancarellata
feste ,farina e forche....... sono andata in giro per le solite sagre fatte con melenzane comprate al mercato,o con salsicce o carne di capre ecc,ho rilevato quanta scarsa attenzione si dà all'igiene e alla sicurezza. Credo che i nas dovrebbero girare per le sagre controllare la provenienza e la cottura dei prodotti.
e poi queste tammorre.........
praticamente sono in ogni festa e sagra di vico.
possibile che non ci sono altre forme di spettacolo e cultura?
Questi sono eventi sguaiti e fatti per i cafoni.
La cultura è altro.
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