lunedì 6 settembre 2010

Sommozzatori e marinai al tradizionale appuntamento sullo scoglio della Madonnina

Massa Lubrense - Rinnovato il rito delle celebrazioni in onore della Madonnina del Vervece, protettrice dei subacquei. Nel ventennale dalla sua scomparsa la XXXVI edizione della festa sullo scoglio-santuario del Vervece, ideata dal neurochirurgo Geppino Marandola, ha vissuto una particolare emozione con l’offerta di due targhe a due persone che si sono adoperate per il recupero della salma del pilota Mario Maresca che per un’avaria al motore del suo piccolo aereo da turismo il 6 giugno scorso a un atterraggio di fortuna sulla spiaggia di Meta che avrebbe avuto conseguenze ben più gravi, preferì a rischio della sua vita un ammaraggio nelle acque antistanti Punta Scutolo. «Ad Alessandro Scuotto (poliziotto napoletano esperto sub), che sfidando le profondità del mare ha ridato cristiana serenità ai familiari dello sfortunato pilota». Una seconda targa della famiglia Maresca è stata offerta dai figli del pilota scomparso Alberta e Mariano al comandante della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia Demetrio Antonio Raffa per aver coordinato con magistrale perizia e alto senso dello Stato le operazioni di recupero del corpo di un coraggioso aviatore devoto della Vergine sommersa del Vervece. Insieme con i componenti della famiglia Maresca anche il genero Antonio Cafiero e le figliolette Sara e Corinne. Con il sindaco Leone Gargiulo sono intervenuti gli assessori Donato Iaccarino, Antonio Marcia e Lello Staiano mentre la santa Messa è stata celebrata dal parroco dell’ex cattedrale lubrense don Rito Maresca: i loro interventi hanno puntato all’importanza sociale, culturale e religiosa dell’annuale appuntamento di subacquei, diportisti, marinai e portuali presso lo scoglio-santuario della Madonnina del Vervece. Dopo il canto dell’Ave Maria da parte del soprano Anna Maria D’Esposito e al termine del sacro rito, il decano dei sub Paolo Cozzolino e il poliziotto Alessandro Scuotto, assistiti dai subacquei del nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Napoli hanno deposto una corona d’alloro ai piedi della Madonnina a 12 metri sotto il Vervece. Alla festa, oltre alla guardia costiera di Castellammare e di Massa Lubrense, i carabinieri della corvetta di Sorrento, l’associazione sorrentina volontaria dei carabinieri col presidente Michele Gargiulo, i canoisti del Karama Yacht club e quelli del circolo penisola sorrentina e le suore francescane di Sant’Antonio ex collaboratrici di don Luigi Saccone, parroco di Pozzuoli e assistente spirituale della sede campana della Rai perito in mare l’anno scorso davanti Capri. (Gennaro Pappalardo il Mattino)

Nessun commento: