mercoledì 18 maggio 2011

Io conosco il segreto di Gennaro!

Di Maggiorino “Maggi” Guida

Vico Equense - Caro Peppe, volentieri traduco in qualche rigo le chiacchierate di buon mattino davanti ai cappuccini di Emilio. L’esperienza che mi sono fatto, in tanti anni di rapporto coi clienti e di vita aziendale, mi ha spinto alla lettura e, invoco te a testimone, finanche ad una mezza previsione sull’ampia riconferma del nostro Gennaro. Lo premetto ai politici di professione: la mia è una personalissima visione che nulla ha a che fare con la politica. Ti parlai ad esempio di quello slogan scelto da alcuni, che mi aveva lasciato perplesso dal punto di vista “comunicativo” (direzione opposta e contraria) e di come è rischioso per un leader avviarsi su quella strada. Può succedere, ti dissi, di incamminarsi e, nel mezzo del cammin di nostra vita, scoprire di essere da soli non appena volti le spalle per contare in quanti siamo. Cosa ti dice la manìa dei sondaggi che pervade un po’ tutto, dalle scelte dei consumatori, al prossimo allenatore del Napoli, immancabili le preferenze di voto ? A chi mi legge, chiarisco che la politica non è il mio mestiere, ma il rapporto con gli altri sì, eccome. Chi si fa forte del detto “meglio soli che male accompagnati”, è forse inconsapevole che a volte la presunzione del male è una sterile dottrina se non addirittura un mero arbitrio. Del resto chi, soprattutto in politica, non ha mai cambiato idea almeno una volta nella vita ? Non si sprecano forse i “c’eravamo tanto amati” ? Ha vinto il popolo, la gente?



I militanti di sinistra, quella di una volta, forse ricorderanno un detto famoso di Mao Tse Tung, “Il Grande Timoniere”: E’ il popolo e solo il popolo la forza motrice che genera la storia del mondo. Gennaro, il Sindaco “capocantiere”, piace alla gente ? E’ lui il leader, il capopopolo, punto e basta. Nelle comunità piccole (un paese come il nostro lo è) il “fatto” prevale sul suo “racconto”, perciò Gennaro può evitare il terreno del confronto mediatico che forse, per sua natura, non gli è congeniale. E se ciò davvero fosse, bene fa. A chi ha perso contro un Sindaco così, mi sento di consigliare un testo leggendario di Dale Carnegie. Di natali molto umili, divenne un’indiscussa autorità nel campo dell’automotivazione, della comunicazione e dei rapporti umani, affermandosi professionalmente nell’ America degli anni della “grande depressione”, quasi cent’anni fa. A quanti incontro fra le aule formative e il mio blog su internet, sono solito dire: al mondo non esisteva ancora la tv, eppure Dale Carnegie già trasmetteva a colori! Da lui discende quell’azienda che porta il suo nome ed è leader nelle scienze umane applicate ai tempi moderni, dalla qualità della vita nelle organizzazioni al business vero e proprio. Il libro, edito in Italia da Bompiani, s’intitola “Come trattare gli altri e farseli amici” e costa meno di 10 euro. E’ un “must” nelle scuole manageriali. Leggilo Peppì, mettine in pratica i consigli e vedrai, vale dieci, cento, mille volte di più. L’attenzione alle persone è troppo spesso un luogo comune. Cosa vuol dire nel concreto ? Sempre in quelle aule che a volte mi chiamano a tenere, provocatoriamente chiedo: “Attenzione all’uomo ? Che significa per voi ? L’anonimo borseggiatore su di un mezzo pubblico non è forse anch’egli…attento all’uomo?”. Scoppia l’ilarità generale. Il “paradosso filosofico” (tipo “Achille e la tartaruga” di Zenone di Elea, la mia scuola quotidiana è il Professor Ferraro !) è come fosse uno squarcio nelle convinzioni e nei “convenevoli” della mente. Dedicando il tempo che ci vuole ad interrogarci tutti insieme, comincia l’estrazione dei desiderata di noi stessi. Cioè di come, da esseri umani, vorremmo essere trattati. Partendo da noi quindi, c’incamminiamo verso l’ardua disciplina che è la cura degli altri. A Gennaro, che probabilmente ha innata un bel pezzo di quell’arte e la pratica da anni, immagino pure “facendone le spese”, merito e onori. Il suo risultato è, come si dice nello sport, un “cappotto”. Agli sconfitti un sincero incoraggiamento perché il mondo di oggi è veloce e i cambiamenti possono avvenire repentini. Se qualcosa ha valore per gli altri, prima o poi paga sempre. Conoscendone alcuni personalmente, potranno rifarsi partendo da quei pochi ma buoni che anch’essi porteranno in consiglio comunale. Il libro di testo l’hanno avuto ed i compiti assegnati !  Qualcuno non me ne voglia. Tu sai, Peppì, quanto spesso mi piace scherzare perché il sorriso e il buonumore sono ingredienti assai utili nella vita. Le regole del gioco non le ho scritte io. Chi ci creò, se esiste, così ci fece. Punto e…a capo restano solo i miei saluti !

Maggiorino “Maggi” Guida
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