domenica 5 giugno 2011

Faito – Moiano: storia di una somma urgenza

Vico Equense - Nel novembre del 2010 la Provincia di Napoli revocava l'autorizzazione allo scarico nel rivo Capaiuolo delle acque reflue provenienti dall'impianto di depurazione di Monte Faito. In seguito, con ordinanza dell'11 febbraio 2011, il sindaco Gennaro Cinque disponeva la chiusura dell'impianto di depurazione e il trasferimento dello stesso all'ente d'ambito sarnese vesuviano e per esso al gestore Gori. Il 9 marzo del 2011 presso la sede dell’Ambito Sarnese Vesuviano si sono riuniti i seguenti Enti: Gori, Comune di Vico Equense, Asl Na 3, Provincia di Napoli ed Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano, al fine di esaminare le problematiche connesse e consequenziali alla citata ordinanza sindacale dell’11 febbraio. In quella sede si è concordato di costruire un collegamento tra l’attuale punto di recapito finale della rete fognaria del villaggio Monte Faito e l’esistente rete fognaria a valle, ubicata a Moiano. Mancando l’impianto fognario, ossia il collegamento tra il punto finale posto a Faito e l’esistente rete fognaria presente a Moiano sussisteva una palese emergenza igienico-sanitaria. Il 21 marzo 2011 si stipulava una convenzione tra il Comune e la Gori per realizzare questo recapito fognario. La Gori si accollava l’intervento sborsando 300mila euro. Il 22 marzo i tecnici del Comune hanno redatto un verbale di somma urgenza con il quale autorizzavano i lavori: cifra stimata 198mila euro circa.

1 commento:

emacos ha detto...

Sarebbe bello capire a questo punto se:

1) i lavori saranno terminati in tempo per agosto, periodo di massimo affollamento turistico al faito, dal momento che gli scavi sembrano bloccati da alcune settimane in prossimità della "madonnina"

2) si libereranno le aree vicino alle ville (soprattutto le prime dopo il cartello "Monte Faito") dai quintali di pietre e macerie degli scavi, depositati senza ritegno di fronte alle ville stesse

3) sarà ripristinato l'asfalto della strada di collegamento Moiano-Faito, dal momento che a valle dei lavori di scavo parte dell'asfalto della carreggiata è in condizioni disastrose nonchè anche, in alcuni punti, piuttosto pericolosa.