venerdì 24 giugno 2011

Sorrento – “Diritto alla casa” per i cittadini

Le proposte dell’Italia dei Valori

1) Lo Stato Italiano ha ratificato il “Patto Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali” con Legge 25 ottobre 1977, n. 881, in cui, all’articolo 11, comma 1°, è sancito che “gli Stati parti del presente Patto riconoscono il diritto di ogni individuo ad un livello di vita adeguato per sé e per la propria famiglia, che includa un'alimentazione, un vestiario, ed un alloggio adeguati, nonché al miglioramento continuo delle proprie condizioni di vita. Gli Stati parti prenderanno misure idonee ad assicurare l'attuazione di questo diritto, e riconoscono a tal fine l'importanza essenziale della cooperazione”;
2) Lo Stato Italiano ha quindi l’obbligo legale, non solo morale e politico, di attuare politiche rispettose del “diritto alla casa”;
3) A Sorrento è impossibile realizzare nuove edificazioni popolari, se si eccettua l’ipotesi (e solo ipotesi!!!) della zona in località Casarlano, vista l’inapplicabilità alla nostra Penisola del Nuovo Piano Casa della Regione Campania (Legge Regionale n. 19/2009 modificata dalla L.R. n. 1/2011), nonostante le promesse di inizio anno;
4) I cittadini sono stanchi di esser presi in giro con false promesse sulla proroga degli abbattimenti e su nuovi condoni;


5) Il costo degli affitti è elevatissimo e, secondo le recenti stime incrociate del Listino Ufficiale della Borsa Immobiliare di Napoli e dell’Agenzia del Territorio (O.M.I.), si aggirano intorno ai 13-18 euro al metro quadrato, per un immobile sito in centro (Corso Italia, via Degli Aranci, etc.) e da 8 a 12 euro al mq. per una casa in zona periferica (località Priora, Casarlano, Cesarano);
6) E’ ormai impossibile la vita di tante famiglie sorrentine che, non avendo un’abitazione di proprietà, impiegano almeno il 60% del proprio reddito per pagare l’”affitto di casa”; è sempre più crescente il fenomeno di tante giovani coppie che, proprio a causa del problema legato alla casa, non possono sposarsi oppure sono costrette a stabilire il proprio nucleo familiare e trasferirsi al di fuori della città di Sorrento;
7) Esistono tanti immobili di proprietà comunale, tra i quali molti ad uso abitativo attualmente utilizzati come sedi di società, enti o associazioni, etc., che potrebbero senza troppi problemi burocratici essere concessi in locazione a famiglie o giovani coppie il cui reddito sia al di sotto di un determinata soglia, il tutto attraverso un bando pubblico, aperto e correttamente divulgato tra la popolazione.
8) Esiste la misura del contributo all’affitto sociale, un fondo con il quale fornire un contributo economico a favore dei cittadini che pagano, nei confronti di proprietari privati, un affitto elevato il tutto commisurato alle loro condizioni di reddito.
Perché non si concedono in affitto gli immobili comunali alle tante famiglie bisognose invece di farne sedi di enti, uffici o negozi?
Perché non si impiegano maggiori risorse nella creazione del Fondo Sociale per il Contributo di Affitto, anziché investire massicciamente in spettacoli, sagre e conferimenti di incarichi a professionisti, noti e meno noti?
Perché non istituire in tempi brevi un Tavolo di Lavoro Istituzionale Permanente, in materia di “diritto alla casa” dei cittadini sorrentini, di regolamentazione ed ausilio sociale del pagamento degli “affitti privati”, nonché di razionalizzazione dell’utilizzo del patrimonio edilizio comunale?
Queste sono le proposte dell’Italia dei Valori all’Amministrazione Comunale, e tante sono le immediate risposte che attendiamo per i cittadini sorrentini!!!!

Avv. Giovanni Antonetti Italia dei Valori, Sezione di Sorrento

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