giovedì 30 giugno 2011

Mario, oggi il suo compleanno

Il dolore degli amici: “Addio”

Oggi sarebbe stato il suo compleanno. Gli amici gli avevano organizzato un festa per fargli spegnere 37 candeline, ma Mario non ci sarà. La sua vita si è spezzata sull’asfalto della statale 145 in una calda notte di giugno. La moto era una selle sue passioni e l’ultimo messaggio scritto su Facebook risale alle 8.31 di martedì. “... in costiera amalfitana in moto”. Mario Mantio, da quella passeggiata, non è più tornato. Esperto sommozzatore, amante del mare: uno sportivo. Il primo a dedicargli un pensiero su internet è stato un amico. Un messaggio toccante quello di Giuseppe. “Continuo a non credere a quanto accaduto. Sei stato di esempio per me come per tantissime persone. Coraggio, forza, disponibilità, generosità, voglia di conoscere ed apprendere, sperimentare, risolvere problematiche. Occorrerebbe un taccuino intero per descrivere tutte le tue doti. Stasera avevamo un appuntamento, il nostro consueto appuntamento: dovevamo festeggiare anche il tuo compleanno. Già tutto in programma. Ci hai lasciati davvero di stucco e non sarà mai giustificata la tua assenza. Mi mancherai tantissimo. Ti chiedo una cortesia: dall’aldilà devi sempre vigilare sulla tua Giuliana. Le hai spezzato il cuore, ma se ogni tanto le darai segno della tua presenza spirituale, vedrai: saprà essere forte come lo è stata sempre”. L’impatto sulla sorrentina è stato tremendo. Mantio, secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri, avrebbe invaso la corsia opposta e centrato in pieno una Polo che viaggiava in direzione Sorrento. Il centauro, dopo l’urto, è finito dritto contro la parete rocciosa che sovrasta la 145. Inutili i soccorsi: il suo cuore ha cessato di battere quasi all’istante. Il conducente dell’auto, un 47enne di Meta, ha riportato solo lievi ferite giudicate guaribili in 5 giorni. Il corpo del giovane è stato trasferito all’ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia per l’autopsia. I funerali si svolgeranno dopo l’esame medico. (Fonte: Fab. Or. Da Metropolis)

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