venerdì 3 giugno 2011

Cesaro blinda il gruppo dirigente “Nessuno può metterci alla porta”

Fonte: Dario Del Porto da la Repubblica Napoli

Si è già sentito con il nuovo segretario del Pdl, Angelino Alfano. «Gli ho fatto gli auguri e ho chiesto un incontro al più presto. Ma non permettere in discussione la dirigenza locale. Non ce ne sono i presupposti». È tranquillo, il presidente della Provincia e coordinatore provinciale del Pdl Luigi Cesaro, finito insieme al leader regionale Nicola Cosentino sotto il tiro della polemica esplosa nel centrodestra dopo la sconfitta alle amministrative. «È vero, a Napoli è andata male — dice — ma al primo turno il Pdl ha ottenuto uno dei risultati migliori d’Italia». Onorevole Cesaro, al ballottaggio però è stata una debacle. Il candidato sindaco Gianni Lettieri è stato travolto. «C’è stata un’onda popolare a favore di de Magistris. Ma vorrei mettere da parte le polemiche sterili. Lettieri ha lavorato come un matto, la sua è stata un’ottima campagna elettorale e lo considero un valore aggiunto da non disperdere». Lettieri intanto ha detto di essersi sentito danneggiato dal premier Silvio Berlusconi. «Queste parole mi hanno sorpreso, ma so che poi ha rettificato». Al secondo turno il Pdl ha perso anche in alcuni comuni della provincia. «Credo che il risultato non sia politico. Gli elettori forse si sono sentiti stanchi e hanno voluto cambiare». Però come coordinatore provinciale lei esce sconfitto da queste elezioni. «Per la verità non credo di aver perso. Abbiamo conquistato Pozzuoli al primo turno e non era facile, la sinistra aveva un candidato fortissimo. Abbiamo vinto a Quarto, Vico Equense, abbiamo riportato un risultato eccezionale a Marano dove siamo andati al ballottaggio. Siamo andati bene a Poggiomarino, Melito. Comunque dopo il voto ho telefonato a Cosentino e gli ho detto che ero a disposizione del partito».



E Cosentino come ha risposto? «Che non esisteva alcun problema e anzi era stato fatto un buon lavoro». A proposito di Quarto: il vostro capolista è stato arrestato per collusioni con la camorra «Fare politica in provincia di Napoli non è semplice. Nelle prossime tornate elettorali cercheremo di alzare ulteriormente il livello di attenzione, che pure è già elevato». I problemi giudiziari di Cosentino, sotto processo per concorso in associazione camorristica, hanno rappresentato uno degli argomenti più utilizzati da de Magistris in campagna elettorale. Anche il suo nome viene periodicamente accostato a indagini della Procura. Non siete diventati entrambi troppo ingombranti per il partito? «È bene fare chiarezza. Cosentino ha chiesto il giudizio immediato, cosa più unica che rara in caso di processi per reati di camorra, proprio perché intende dimostrare la propria innocenza Per quanto riguarda me, non ho ricevuto alcun avviso di garanzia e ho la coscienza tranquilla». Ammetterà che il clima politico è rovente. Gli attacchi adesso arrivano anche dal centrodestra «Ma noi siamo disponibili al rinnovamento. Convocheremo quanto prima i congressi cittadino, provinciale e regionale. L’obiettivo è dare nuova linfa al partito. Lo faremo al più presto, senza però dimenticare quanto di buono ha fatto questa dirigenza». De Magistris ha proposto il candidato del Terzo Polo, Raimondo Pasquino, per la presidenza del consiglio comunale. L’Udc è alleato del Pdl alla Regione e alla Provincia. Questa intesa non rischia di far scricchiolare la giunta Cesaro? «All’ indomani del voto la giunta ha approvato il bilancio dimostrando grande compattezza. Quanto a Pasquino, si tratta di una questione che eventualmente riguarderà tutta la coalizione, non solo la Provincia. Ma la sua potrebbe anche essere un’elezione di garanzia, come presidente di tutti i consiglieri comunali e non solo di una parte». Che rapporto ci sarà fra Cesaro e il sindaco de Magistris? «Un rapporto istituzionale, come è stato con la Iervolino. Grande rispetto e grande collaborazione. Ci aspettano tanti problemi da affrontare insieme».

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