Vico Equense - Il 16 marzo l’ultimo caso di dissesto: tre massi di piccole dimensioni si staccano dalla parete di Punta Scutolo all’ingresso della Costiera e causano il blocco della circolazione per due giorni. Il 10 gennaio del 1997 l’episodio più grave proprio in località Pozzano: viene giù un intero costone e rimangono travolti uomini e mezzi. Risultato? Quattro morti e venti feriti con i collegamenti diretti via terra tra Sorrento e Napoli che rimangono interrotti per oltre un mese. In mezzo ai due episodi ci sono i 25 chilometri di Statale sorrentina dove i numerosi interventi di bonifica a partire dagli anni Novanta hanno solo parzialmente arginato il pericolo. La pericolosità del costone roccioso è noto fin dall’epoca della costruzione della Statale 145. Le frane più frequenti dagli anni Cinquanta, con la cementificazione e il progressivo abbandono delle aree coltivate. Il fronte del costone che sovrasta la Statale sorrentina, da Castellammare a Meta, è solo la punta di un iceberg. Un recente studio del geologo Ettore Mastrogiacomo ha individuato 4 tratti a rischio: tra Pozzano e Vico, tra Punta d'Orlando e la stazione vicana della Circumvesuviana, tra il parco Schioppa e la galleria che collega il ponte di Seiano sul Rivo d'Arco, tra Punta Scutolo e Meta. (Fonte: Francesco Aiello da il Mattino)
venerdì 3 giugno 2011
Frane e morti sulla strada ad alto rischio da 30 anni
Vico Equense - Il 16 marzo l’ultimo caso di dissesto: tre massi di piccole dimensioni si staccano dalla parete di Punta Scutolo all’ingresso della Costiera e causano il blocco della circolazione per due giorni. Il 10 gennaio del 1997 l’episodio più grave proprio in località Pozzano: viene giù un intero costone e rimangono travolti uomini e mezzi. Risultato? Quattro morti e venti feriti con i collegamenti diretti via terra tra Sorrento e Napoli che rimangono interrotti per oltre un mese. In mezzo ai due episodi ci sono i 25 chilometri di Statale sorrentina dove i numerosi interventi di bonifica a partire dagli anni Novanta hanno solo parzialmente arginato il pericolo. La pericolosità del costone roccioso è noto fin dall’epoca della costruzione della Statale 145. Le frane più frequenti dagli anni Cinquanta, con la cementificazione e il progressivo abbandono delle aree coltivate. Il fronte del costone che sovrasta la Statale sorrentina, da Castellammare a Meta, è solo la punta di un iceberg. Un recente studio del geologo Ettore Mastrogiacomo ha individuato 4 tratti a rischio: tra Pozzano e Vico, tra Punta d'Orlando e la stazione vicana della Circumvesuviana, tra il parco Schioppa e la galleria che collega il ponte di Seiano sul Rivo d'Arco, tra Punta Scutolo e Meta. (Fonte: Francesco Aiello da il Mattino)
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