domenica 12 giugno 2011

La giunta dei 12 a casa de Magistris

Fonte: di Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli

Il dado è tratto. La nuova giunta comunale è talmente cosa fatta che i magnifici dodici si sono anche già incontrati ieri, informalmente, non foss’altro per guardarsi in faccia e conoscersi l’un l’altro. Al tavolo di casa de Magistris sedevano Luigi De Falco, Riccardo Realfonzo, Anna Donati, Alberto Lucarelli, Bernardino Tuccillo, Marco Esposito, Tommaso Sodano, Giuseppe Narducci, Antonella Di Nocera, Sergio D’Angelo, Giuseppina Tommasielli e Annamaria Palmieri. Un primo scambio di battute, poi il «buona domenica», con tanto di raccomandazione ad andare a votare per i referendum, e arrivederci a domani per la presentazione ufficiale alla città. «Con questa amministrazione – dice de Magistris – ci sarà una rottura definitiva, la giunta darà segnali concreti con atti concreti, i cittadini per bene possono stare tranquilli che avranno il Comune al loro fianco».


Gli arrivano anche gli auguri del presidente della Regione Stefano Caldoro: «Auguri a Luigi e a chi lavorerà con lui». Ma lui continua a dare appuntamento a tutti a domani, alle 18.30 a Palazzo San Giacomo. Arrivano intanto anche osservazioni critiche. Il segretario cittadino dell’Udc Fabio Benincasa, ad esempio, non ha gradito molto il profilo della giunta: «Non sembra di intravedere alcun esponente rappresentativo del mondo cattolico, difficilmente potrà trovare il gradimento dei moderati e dei cattolici». L’Assocasa, il sindacato inquilini aderente all’Ugl, gli chiede di completare subito il pagamento della annualità 2007 e 2008 dei contributi all’affitto peri più bisognosi. E sulla questione Narducci interviene ora anche il Pd. È il deputato salernitano Guglielmo Vaccaro a ricordare che un anno fa il partito già depositò una proposta di legge per frenare i cambi di palazzo dei magistrati. Era firmata dal vicesegretario nazionale Enrico Letta, dallo stesso Vaccaro e anche da Andrea Orlando, non ancora commissario del partito a Napoli. Una proposta persino più dura di quella abbozzata da Gaetano Quagliariello del Pdl. In sostanza si prevede un periodo di tre anni fra la cessazione delle funzioni e l’eventuale candidatura o assunzione dell’incarico di assessore, e ulteriori cinque annidi lontananza al termine del mandato politico. Comunque de Magistris tira dritto. Ieri sera è andato anche al San Carlo per la inaugurazione della stagione estiva. Ha incontrato il commissario del Teatro, Salvatore Nastasi, per prospettargli «un rapporto stabile tra teatro e amministrazione comunale, che in questi anni non c’è stato». Per l’occasione si è anche speso per il maestro Roberto De Simone: «Appartiene alla storia di Napoli. Ho preso l’impegno che con la mia amministrazione si realizzerà il Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari e stiamo ragionando sul posto nel quale collocarlo. Il maestro fa bene a puntare su questa amministrazione. Non lo deluderemo». Infine la promessa di un tavolo di confronto alle maestranze per parlare delle questioni del lavoro nel teatro.

Nessun commento: