Fonte: Massimiliano D’ Esposito da il MattinoSorrento - Le strade di Sorrento e dintorni continuano a essere teatro di incidenti, spesso gravi. Una lunga scia di sangue che sembra interminabile. Quasi sempre dietro l’impatto tra auto, moto e pedoni vengono individuate le stesse cause: guida indisciplinata e manovre azzardate da parte di automobilisti e centauri. Solo nelle ultime ore si contano due ulteriori feriti in scontri verificatisi sulle arterie che attraversano i Comuni costieri. L’altro giorno un giovane si è schiantato con la sua moto contro un’auto lungo il corso Italia, a Meta. Il centauro ha riportato la frattura di alcune vertebre e anche di tibia e perone, oltre a diverse contusioni. Per la gravità delle lesioni il ragazzo è stato trasferito al Cardarelli di Napoli dove si spera di riuscire a ricomporre le fratture vertebrali, altrimenti è a rischio paralisi. Poche ore dopo, a Sorrento, un altro incidente ha visto vittima un motociclista. Mentre un’auto eseguiva un’inversione di marcia sul corso Italia, nella zona del rione Marano, è sopraggiunto il giovane sul proprio scooter che non è riuscito a evitare l’impatto. Per fortuna se l’è cavata solo con una frattura all’avambraccio.
Esattamente una settimana fa altre tre persone sono rimaste ferite in un incidente verificatosi su via degli Aranci. In quel caso un centauro investì due fidanzati che attraversavano sulle strisce pedonali. Il motociclista, ha riportato un trauma cranico e facciale. Se l’è cavata, si fa per dire, con un trauma cranico e la frattura del coccige e della gamba sinistra la ragazza investita, mentre il suo fidanzato ha subito un trauma contusivo all’emitorace ed alla spalla destra. Una serie di episodi, insomma, che ripropongono l’annosa questione della sicurezza stradale. A Sorrento, in particolare, la problematica riguarda l’eccessivo numero di incidenti che si registrano tra via degli Aranci, il corso Italia e via Capo. «Perché – si chiedono i residenti - i vigili presidiano esclusivamente il centro cittadino, trascurando le altre aree della città?». È emblematica, una lettera inviata da Giancarlo Acampora, titolare dell’hotel Bristol, uno dei più prestigiosi alberghi di Sorrento, al sindaco Giuseppe Cuomo e al comandante della polizia municipale Antonio Marcia. «Sono a segnalarvi – vi si legge – le continue lagnanze degli ospiti dell’hotel circa il pericolo rappresentato dall’eccessiva velocità tenuta dai veicoli in transito lungo via Capo. Alcuni sono letteralmente terrorizzati ogni qualvolta devono attraversare la strada, nonostante la presenza di varie strisce pedonali che pare vengano completamente ignorate». Situazione che provoca anche un danno di immagine per la città. «Taluni clienti – spiega Acampora – di ritorno nei loro Paesi, hanno lasciato commenti poco lusinghieri nei vari portali turistici». Dal titolare del Bristol arrivano anche proposte: «Si potrebbe considerare l’estensione della Zona 30 almeno sino all’incrocio del Nastro Verde, e installare un controllo elettronico della velocità». La risposta dell’amministrazione è affidata al vice sindaco con delega alla Mobilità, Giuseppe Stinga. «Fino a oggi – precisa il vice sindaco – a causa dell’esiguo numero dei vigili in servizio, abbiamo dovuto dare priorità ai punti nevralgici del centro. Ora, grazie all’entrata in servizio di 16 nuovi agenti stagionali, potremo potenziare la vigilanza su tutto il territorio comunale, avviando una serie di controlli». «Presidieremo – aggiunge Stinga - in modo più attento gli attraversamenti pedonali e proprio quello in prossimità dell’hotel Bristol, a breve, verrà dotato di pannelli luminosi».
Nessun commento:
Posta un commento