Fonte: Massimiliano D’Esposito da il Mattino
Meta - Il Tar rigetta il ricorso dell’Asl e il comune di Meta intima lo sgombero dei locali che ospitano il poliambulatorio. Ma quel è il motivo che ha portato l’amministrazione comunale a intimare all’Asl lo sgombero dei locali di via del Lauro? «L’interesse pubblico e la necessità – si legge nell’ordinanza – di restituire alla sua originaria destinazione la struttura», ossia adibirla ad asilo nido. Nei giorni scorsi, intanto, gli agenti della polizia municipale, in base a un’ordinanza del sindaco Paolo Trapani, hanno preso possesso delle struttura di via del Lauro, dove al pian terreno dello stabile è ubicata un’aula informatica con 10 postazioni ed un ambulatorio per la cura e la prevenzione delle lesioni cutanee croniche. Nel contempo il distretto 59 dell’Asl Na3-Sud è stato sollecitato a rilasciare gli altri vani della struttura entro domani. Dai responsabili dello stesso distretto è partita una lettera a tutti i sindaci della penisola per sensibilizzarli ad intervenire in modo da non privare la popolazione di questa serie di prestazioni. Decisione che, come si legge nella nota, «non può essere lasciata in via esclusiva all’ente comunale di Meta la quale, con buon senso e rispetto per gli stessi cittadini, dovrebbe almeno concordare con le altre amministrazioni non solo i tempi del rilascio dell’immobile, ma soprattutto l’alternativa organizzativa per servizi che sono sovra comunali».
Sulla vicenda è intervenuta anche la sezione peninsulare del Tribunale per i diritti del malato. Dall’associazione è partito un esposto-denuncia alla procura ed al prefetto dove si ipotizza l’interruzione di pubblico servizio. Attraverso una nota il responsabile del sodalizio, Giuseppe Staiano, definisce assurda la decisione del Comune di Meta, sottolineando come «ciò la dice lunga sul tipo di attenzione riservata da questi amministratori alle fasce di popolazione più debole». «Una scelta – si legge ancora nella nota - che fa guadagnare al sindaco Trapani un degno primato: quello di essere il primo sindaco in tutta Italia a sopprimere una struttura sanitaria che opera sul proprio territorio con efficienza e con dati di fatto eclatanti che parlano di migliaia di interventi effettuati nel corso dell’anno». Una scelta, quella del Comune, che, secondo il Tribunale per i diritti del malato nasce dalla volontà «di allocare presso quella struttura un asilo nido, il terzo sul territorio cittadino che già ne accoglie 2 a fronte di una popolazione di appena 8.000 abitanti». Lo sfratto porterà centinaia di persone della penisola sorrentina ad alimentare la lunga lista di attesa dei servizi prestati nella sede di Sant’Agnello o in altre strutture del comprensorio della Asl Na3-Sud. Una situazione drammatica per tante famiglie considerando che lo stabile di via del Lauro, ospita le unità operative per l’assistenza agli anziani e materna infantile, 7 ambulatori di medicina specialistica, lo sportello per la prenotazione di visite e pagamento ticket, oltre ad un punto per i prelievi di sangue. Senza dimenticare che negli stessi locali ha sede anche la guardia medica per le emergenze che assiste i cittadini non solo di Meta, ma anche di Piano, Sant’Agnello e Sorrento. Presso il poliambulatorio operano 11 medici: un neuropsichiatra, 3 ortopedici, un cardiologo, un angiologo, uno pneumologo, un geriatra, 2 ostetrici ed un otorino, oltre a personale infermieristico. Per dare la misura della quantità di lavoro svolto dal centro basti dire che l’anno scorso sono state effettuate quasi 8mila prestazioni specialistiche.
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