domenica 7 agosto 2011
Il turismo torna in attivo grazie agli inglesi e ai russi
Sorrento - Inglesi e russi salvano Sorrento, abbandonata dagli italiani. E grazie ai matrimoni, che affascinano i cittadini del Regno Unito (il chiostro di San Francesco, il Circolo dei Forestieri, ville e alberghi storici le location più gettonate), il turismo in penisola sorrentina tiene. Sono lontani gli anni dei grandi numeri, dei soggiorni lunghi negli alberghi, ma luglio è andato benissimo. Ne è convinto Gianni Terminiello, che da trent' anni raccoglie i dati all' Azienda di Turismo. «Se Sorrento vivesse di turismo italiano - dice Terminiello - oggi sarebbe crisi nera. La fortuna sono gli stranieri, gli inglesi innanzitutto che amano Sorrento, e poi gli americani, gli scozzesi, gli irlandesi. In un solo anno la presenza dei connazionali si è ridotta di un terzo». E se, come per il 2010, anche per quest' anno si prevede una permanenza media dei turisti del 3,8 per cento, sono i nuovi ricchi in arrivo dalla Russia che fanno alzare la media delle giornate trascorse a Sorrento. I russi preferiscono soggiorni più lunghi, vogliono conoscere il Golfo di Napoli, vanno innanzitutto a Pompei ed Ercolano, e poi con auto a noleggio girano la costiera amalfitana: Positano, Praiano, Ravello, Amalfi. I più facoltosi si allungano a Capri. Dormono anche per una settimana negli alberghi a quattro stelle di Sorrento, ma si lamentano dei servizi pubblici. Anche gli inglesi, seguiti dagli statunitensi, sono tornati in massa. «Ma il turismo di qualità Sorrento l' ha perso decenni fa - commenta Terminiello- allora le strade del centro storico erano come passerelle di una sfilata di moda, oggi la fanno da padrone magliette e pantaloncini». Giugno e luglio sono stati mesi ottimi per gli albergatori sorrentini, con un incremento degli arrivi e delle presenze di oltre il 5 per cento, una media di quattro notti a turista, per 78 mila villeggianti a giugno e quasi centomila nel mese appena concluso. (Fonte: Antonio Ferrara da La Repubblica Napoli)
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