Fonte: Ciriaco M. Viggiano da il MattinoMeta - Manca poco al terremoto politico: il sindaco Paolo Trapani ha azzerato le deleghe degli assessori comunali. Una notizia che conferma le indiscrezioni circolate insistentemente al municipio nelle ultime settimane. Ieri mattina la firma del decreto, che di fatto apre una nuova fase dell’amministrazione Trapani. La decisione sarebbe scaturita dall’episodio verificatosi nel corso dell’ultima seduta del consiglio, quando Massimo Starita e Nello Di Capua, assessori all’Urbanistica e al Turismo, hanno deciso di votare contro la proposta del sindaco in materia di parcheggi. A loro si è aggiunto anche il presidente dell’assemblea cittadina, Pasquale Cacace. Ma non finisce qui, visto che Trapani ha dovuto registrare anche altre defezioni. I consiglieri Angelo Apuzzo e Augusto Ercolano infatti, hanno votato con l’opposizione su alcune proposte relative al riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Uno strappo che ha fatto avvertire al sindaco la necessità di avviare un verifica nella maggioranza: «Il fatto che alcuni esponenti della giunta votino contro una proposta del loro stesso sindaco, impone una seria riflessione, specie se riguarda questioni di fondamentale importanza per la vita del paese - spiega Paolo Trapani - Probabilmente, Starita, Di Capua e Cacace non avevano studiato attentamente il testo della mia proposta. Al di là di questo episodio, ritengo giusto fare il punto della situazione, come alcuni consiglieri chiedono ormai da diversi mesi».
Opinione condivisa da Augusto Ercolano, capogruppo di maggioranza: «L’azzeramento delle deleghe è funzionale a una verifica della tenuta della maggioranza che a due anni e mezzo dalle elezioni, mi sembra più che opportuna. Il fatto che due assessori esprimano perplessità su una proposta firmata dal sindaco, è un segnale che non va trascurato, anche perché lo stesso episodio si è già verificato nel corso delle precedenti sedute del consiglio e di alcune riunioni della giunta comunale. Nei prossimi giorni ci incontreremo e decideremo serenamente il da farsi». Nel frattempo, l’opposizione gongola. Secondo Daniele De Martino, capogruppo della lista LeAli per Meta, «prima di azzerare le deleghe dei suoi assessori, il sindaco dovrebbe autoazzerarsi: il suo è un fallimento politico e amministrativo, perché la sua squadra si sfalda giorno dopo giorno, e perché ha dimostrato di non saper gestire la delega ai Lavori Pubblici che aveva gelosamente trattenuto». Il gruppo consiliare dell’Udc invece, in una nota scrive che «con l’azzeramento della giunta comunale sono emersi i problemi cha già da tempo attanagliano la maggioranza - si legge nel documento - Si tratta di una decisione che testimonia, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la confusione e le contraddizioni che lacerano la squadra di Paolo Trapani». Non è la prima volta, comunque, che il primo cittadino si trova a dover fare i conti col malcontento dei suoi assessori. All’indomani delle elezioni, infatti, Trapani si trovò alle prese con la lotta tra l’assessore ai Servizi Sociali, Giuseppe Tito, e il vicesindaco, Graziano Maresca. Quest’ultimo decise poi di rassegnare le dimissioni, in aperto disaccordo in materia di parcheggi, stabilimenti balneari e Piano sociale di zona. Lo scorso gennaio, Graziano Maresca, Angelo Apuzzo ed Augusto Ercolano diedero vita a un gruppo consiliare autonomo, sciolto poche settimane dopo.
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