“L’Italia è un Paese che non riesce a garantire a tutti i cittadini pari accesso alle cure e che, in prospettiva, sembra sempre più in difficoltà nell'adempimento di tale compito. A destare preoccupazione sono, ad esempio, gli scarsi investimenti in cura delle malattie croniche a fronte di un progressivo e marcato aumento delle aspettative di vita. Secondo quanto emerge dal Country Report Italia 2013, il 20% degli italiani ha più di 65, praticamente una persona ogni 5 residenti. Ma, se lo sviluppo della medicina ha allungato la vita dei malati cronici, ciò tuttavia non si traduce in un miglioramento del loro stato di salute". Lo dichiara l’on. Antonio Palagiano, Presidente della Commissione d'inchiesta errori sanitari e responsabile sanità Idv, candidato nella lista Rivoluzione Civile, commentando il Country Report Italia 2013, il documento di studio e analisi dello stato di salute degli italiani prodotto dall'Associazione di iniziativa Parlamentare e legislativa per la salute e la prevenzione.
“Secondo i dati ISTAT 2011 – prosegue Palagiano - ben il 28,9% della popolazione, ovvero oltre 17 milioni di persone, è affetto da una malattia cronica, spesso connessa all’invecchiamento, come diabete, ipertensione, osteoporosi, artrosi-artrite, malattie del cuore, disturbi nervosi.
A fronte di questa realtà, è preoccupante che, sebbene il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 registri i relativi cambiamenti della domanda di salute, la situazione attuale sembra lontana, anche in prospettiva, dal garantire risposte adeguate. Attualmente, infatti, come abbiamo denunciato nella relazione conclusiva dell’attività di indagine della Commissione da me presieduta, le risorse destinate all'assistenza a lungo termine sono inferiori all'1% del PIL, e nel 2030 non supereranno comunque l'1%”.
"Appare evidente, quindi, la necessità di una svolta concreta nella sanità italiana, una svolta che deve significare un'inversione di rotta rispetto alla direzione in cui oggi sta andando il nostro SSN. Adeguarlo alla realtà della popolazione italiana - conclude Palagiano - e riorganizzarlo in base a queste esigenze, mantenendo in piedi il necessario equilibrio tra diritto all'assistenza sanitaria e bilanci delle regioni, sarà, quindi, uno dei nostri primi obiettivi in questo campo".
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