Il centro di primo soccorso dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella interviene per recuperare due Caretta caretta impigliate in una rete da pesca. Saranno curate dalla Stazione Zoologica di Napoli e rimesse in mare nelle acque del Parco Marino
Massa Lubrense - Ancora due tartarughe in difficoltà salvate dal centro di primo soccorso Tartanet dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. I due esemplari di rettile marino erano intrappolati in una rete da pesca nel golfo di Salerno. Gli operatori del Parco sono subito intervenuti grazie alla segnalazione giunta dai pescatori salernitani, sempre molto sensibili al problema. Le due tartarughe, entrambe adulte, un maschio e una femmina, sono state liberate dalla rete e messe al sicuro. Sono state simpaticamente ribattezzate con i nomi di Rosa e Mare. All’operazione di soccorso hanno partecipato anche i volontari del progetto M.A.R.E., un progetto di volontariato europeo che vede la partecipazione di 5 studenti di nazionalità diversa partecipare e collaborare con il Parco Marino nelle varie attività di tutela e sensibilizzazione. Il progetto andrà avanti per tutta l’estate
Le tartarughe presentano alcune escoriazioni sul carapace e fratture rimarginate dovute probabilmente ad un impatto con qualche imbarcazione. Durante il periodo invernale, questi rettili marini, che già soffrono per il forte impatto antropico (pesca e diporto) devono affrontare anche il problema dell’ipotermia che li rende ancora più vulnerabili. E’ per questo che ora le due tartarughe recuperate ieri, anche se tutto sommato in discrete condizioni, saranno curate e rimesse in sesto presso il centro della Stazione zoologica di Napoli e rilasciate solo quando saranno ritornate in piena forma e quando le temperature saranno più miti. Durante quest’inverno sono state recuperate già 15 tartarughe dal centro di Punta Campanella e dal centro della Stazione Zoologica di Napoli che operano nei due golfi di Napoli e Salerno.
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