domenica 18 agosto 2013

In riva al mare

Da circa un secolo al lido Scrajo di Vico Equense l’invitante cucina del ristorante accompagna le vacanze estive in costiera

Fonte: Salvatore Tuccillo da Metropolis

Vico Equense - Il sogno di tutti in questi caldi giorni di mezz’estate. In riva al mare con acqua limpida, sole e relax. Gli ingredienti essenziali per una bella vacanza in costiera. Ed uno dei luoghi storici per questo tipo di riposo, dopo le fatiche di un duro anno di lavoro, è senz’altro il lido “Scrajo Mare Esse” di Vico Equense, diretto con estrema professionalità da Teresa e Paola Savarese. Uno stabilimento balneare che non ha bisogno di presentazioni. Un luogo dell’anima e dell’immaginario turistico internazionale che fa da porta d’ingresso ad una delle costiere più belle dell’intero pianeta. La costiera sorrentina inizia qui. Questo è il suo fronte line, il suo biglietto da visita. Una struttura che accompagna le vacanze degli italiani e dei turisti stranieri da circa due secoli. L’imponenza del lido Scrajo si scioglie tra scogliere, macchia mediterranea e strutture non invasive diventando, con molta naturalezza, uno degli elementi del paesaggio. Con discrezione accompagna i bagnanti per mano fin giù al mare isolandoli dal traffico e dal tran tran quotidiano. Se si aggiunge, poi, che esso si trova all’interno di un complesso termale dove sorgenti di acqua fredda e sulfurea rendono l’acqua più cristallina ed invitante, allora siamo proprio su un lembo di terra unico e suggestivo. Ma in riva al mare, qui, le sorprese sono più di una. La più gustosa arriva dalla cucina del lido che da circa un secolo offre ristoro a bagnanti e gitanti. All’ora di pranzo le terrazze ombreggiate del lido si trasformano in un grande ristorante all’aria aperta. E sorpresa nella sorpresa a tavola arrivano prelibatezze della tradizione marinara messe nei piatti con molta cura da due esperte cuoche, Rosaria Celentano e Angela Apuzzo. Piatti lontani anni luce dalla ristorazione turistica, piatti figli della tradizione mediterranea e della bella evoluzione gastronomica della penisola sorrentina. Per cui il break si tinge dei colori e dei profumi della costiera con pietanze di mare e di terra ispirati al territorio circostante. I particolari pomodori “cuore di bue” diventano i protagonisti della caprese insieme al fi or di latte delle colline vicane dove crescono anche gli ortaggi che formano l’antipasto misto con la parmigiana di melanzane, le verdure grigliate e altre preparazioni. Poi c’è la classica insalata di polpo a chiudere i due antipasti.


Il calamaro arrostito, la frittura di pesce mista ed il pesce spada alla brace formano l’ossatura dei secondi gustosi e leggeri che permettono di riprendere tranquillamente la discesa a mare. Ma la vera rivelazione sono i primi. Pasta fresca e secca che si inebria dei sughi preparati al momento con frutti di mare, gamberi o ortaggi freschi. Corteccia con pesto e gamberi, Scialatielli con vongole e lupini, Spaghettone alle vongole e Cavatelli con provola e zucchine, ma anche un classico Gnocchi alla sorrentina, sono l’esempio della bontà della materia prima e della bravura delle due chef. I dolci, caprese e profiterole, chiudono un menù essenziale ma eloquente, rappresentativo della consapevolezza che arriva dalla cucina di proporre il sapore del proprio territorio in modo semplice ed essenziale, senza inutili eccessi. Del resto qui gli eccessi sono banditi. Tutto avviene all’insegna della discrezione e della gentilezza. Grazie alla disponibilità di tutto lo staff, dai parcheggiatori, fi no ai bagnini ed al personale di sala e di bar dove si trovano gustosi panini farciti con i sapori della costiera. Da mangiare rigorosamente in riva al mare.

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