Da circa un secolo al lido Scrajo di Vico Equense l’invitante
cucina del ristorante accompagna le vacanze estive in costiera
Fonte: Salvatore Tuccillo da Metropolis
Vico Equense - Il sogno di tutti in questi caldi
giorni di mezz’estate. In riva al
mare con acqua limpida, sole e
relax. Gli ingredienti essenziali
per una bella vacanza in costiera.
Ed uno dei luoghi storici per
questo tipo di riposo, dopo le
fatiche di un duro anno di lavoro,
è senz’altro il lido “Scrajo
Mare Esse” di Vico Equense,
diretto con estrema professionalità
da Teresa e Paola Savarese.
Uno stabilimento balneare
che non ha bisogno di presentazioni.
Un luogo dell’anima
e dell’immaginario turistico
internazionale che fa da porta
d’ingresso ad una delle costiere
più belle dell’intero pianeta.
La costiera sorrentina
inizia qui. Questo è
il suo fronte line,
il suo biglietto
da visita. Una
struttura che
accompagna
le vacanze
degli italiani
e dei
turisti stranieri
da circa
due secoli.
L’imponenza del lido Scrajo
si scioglie
tra scogliere,
macchia mediterranea
e strutture
non invasive
diventando, con molta
naturalezza, uno degli
elementi del paesaggio. Con
discrezione accompagna i bagnanti
per mano fin giù al mare
isolandoli dal traffico e dal tran
tran quotidiano. Se si aggiunge,
poi, che esso si trova all’interno
di un complesso termale
dove sorgenti di acqua fredda
e sulfurea rendono l’acqua più
cristallina ed invitante, allora
siamo proprio su un lembo di
terra unico e suggestivo.
Ma in riva al mare, qui, le
sorprese sono più di una. La
più gustosa arriva dalla cucina
del lido che da circa un
secolo offre ristoro a bagnanti
e gitanti. All’ora di pranzo le
terrazze ombreggiate del lido
si trasformano in un grande
ristorante all’aria aperta. E
sorpresa nella sorpresa a tavola
arrivano prelibatezze della
tradizione marinara messe nei
piatti con molta cura da due
esperte cuoche, Rosaria Celentano
e Angela Apuzzo. Piatti
lontani anni luce dalla ristorazione
turistica, piatti figli della
tradizione mediterranea e della
bella evoluzione gastronomica
della penisola sorrentina. Per
cui il break si tinge dei colori e
dei profumi della costiera con
pietanze di mare e di terra ispirati
al territorio circostante. I
particolari pomodori “cuore di
bue” diventano i protagonisti
della caprese insieme al fi or di
latte delle colline vicane dove
crescono anche gli ortaggi che
formano l’antipasto misto con
la parmigiana di melanzane, le
verdure grigliate e altre preparazioni.
Poi c’è la classica insalata
di polpo a chiudere i due
antipasti.
Il calamaro arrostito,
la frittura di pesce mista ed il
pesce spada alla brace formano
l’ossatura dei secondi gustosi
e leggeri che permettono di
riprendere tranquillamente
la discesa a mare. Ma la vera
rivelazione sono i primi. Pasta
fresca e secca che si inebria dei
sughi preparati al momento
con frutti di mare, gamberi o
ortaggi freschi. Corteccia con
pesto e gamberi, Scialatielli con
vongole e lupini, Spaghettone
alle vongole e Cavatelli
con provola e zucchine,
ma anche un
classico Gnocchi
alla sorrentina,
sono l’esempio
della bontà
della materia
prima e
della bravura
delle due
chef. I dolci,
caprese e
profiterole,
chiudono
un menù essenziale
ma
eloquente, rappresentativo
della
consapevolezza
che arriva dalla cucina
di proporre il sapore
del proprio territorio in
modo semplice ed essenziale,
senza inutili eccessi.
Del resto qui gli eccessi sono
banditi. Tutto avviene all’insegna
della discrezione e della
gentilezza. Grazie alla disponibilità
di tutto lo staff, dai
parcheggiatori, fi no ai bagnini
ed al personale di sala e di bar
dove si trovano gustosi panini
farciti con i sapori della costiera.
Da mangiare rigorosamente
in riva al mare.
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