Legambiente: “La situazione della Circumvesuviana, insieme alla Cumana e Circumflegrea rappresentano una vera vergogna. Basta tagli e soliti vecchi treni, Governo e Regioni s’impegnino per migliorare il trasposto pubblico su ferro”
Regione Campania - La Circumvesuviana, insieme alle linee della Cumana e della Circumflegrea tra le tratte ferroviarie pendolari peggiori d’Italia, tra riduzioni delle corse, lentezza, disservizi e sovraffollamento. La triste fotografia è stata presentata da Legambiente nell’ambito della sua campagna Pendolaria, dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi ogni giorno si sposta in treno.
Anche quest’anno, infatti, a fronte di tagli del servizio e aumenti del prezzo dei biglietti in diverse regioni, i disagi per i fruitori del trasporto pubblico su ferro sono su molte tratte aumentati, complici governo e amministrazioni regionali che non hanno investito in attenzione e risorse per i treni pendolari. In Campania tra il 2011 e il 2013 il taglio ai servizi ferroviari e' stati pari 19% a fronte di un record di aumento del costo dei biglietti dal 2011 ad oggi pari al 23,75% con un un servizio che non ha avuto alcune miglioramento.
“Per centinaia di migliaia di cittadini che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare la situazione diventa ogni giorno più difficile - dichiara il vice presidente di Legambiente Campania Anna Savarese-. Eppure di quella che è una vera e propria emergenza nazionale, la politica non sembra intenzionata a occuparsi. Oramai da anni si sta celebrando il funerale del trasporto pubblico in Campania: tutto fermo, immobile con continui tagli, con la politica che non risolve o fa finta di nulla con i cittadini vittime che continuano a pagare per un servizio che non c'è. E così nel silenzio delle istituzioni si sta peggiorando in maniera decisiva la qualitá di vita delle persone e delle cittá con conseguenze inimmaginabili dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. La nostra mobilitazione a fianco dei pendolari punta a cambiare questo stato di cose, Governo e Regioni devono impegnarsi concretamente per migliorare il trasposto pubblico su ferro”.
La situazione della Circumvesuviana è una autentica vergogna italiana. In una delle linee pendolari più frequentate della Campania – con oltre 100mila utenti ogni giorno – la riduzione delle corse in due anni è stata di oltre il 40% (dal 2011 al 2013) e, se non bastasse, continui disagi al servizio hanno caratterizzato tutto il 2013 con continue soppressione di corse. Per i pendolari diventa sempre più difficile entrare nelle carrozze e in tanti stanno abbandonando il treno per tornare all’automobile. I tagli effettuati in questi anni stanno provocando enormi disagi ai cittadini dell’Hinterland napoletano, ma anche la sicurezza si sta rilevando problematica.I disagi riguardano anche le stazioni,dove sono state chiuse 22 biglietterie, e l’affollamento sempre più insostenibile delle banchine di attesa. I treni in dotazione risultano estremamente vecchi: 83 costruiti negli anni ’70, 35 costruiti all’inizio degli anni ’90 e 24 costruiti nel 2008/09, ma attualmente inutilizzati per difetti strutturali. Dei 142 treni in dotazione, ne circolano giornalmente 40-43, mentre ne servirebbero 92. Non da meno la situazione per le linee Cumana e Circumflegrea. I treni anche qui sono vecchi e insufficienti (più di 40 anni di media), solo 11-12 circolano ogni giorno, scesi a 2 quest’estate, mentre ne servirebbero 16 per garantire il servizio giornaliero. Le stazioni sono fatiscenti, abbandonate e vandalizzate, per buona parte sprovviste di biglietteria o di obliteratrici. La frequenza delle corse è di un treno ogni 20 minuti, ma i ritardi sono all’ordine del giorno come le soppressioni che arrivano a quasi il 50% dei treni giornalieri, spesso accompagnati dagli scioperi del personale, che per mesi non ha ricevuto stipendio, e dei casellanti che durante la primavera hanno causato numerosi disservizi, come la chiusura delle stazioni dove ci sono passaggi a livello.
Nessun commento:
Posta un commento