martedì 31 dicembre 2013

Maxi depuratore a Vico, ora la svolta è più vicina

Nuovo tentativo della Regione per sbloccare i fondi e far ripartire i lavori a Punta Gradelle

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Vico Equense - Un impianto che se realizzato potrebbe risolvere, almeno in parte, i problemi del mare della penisola sorrentina. Una struttura importante, i cui lavori di realizzazione sono però fermi da tempo. Troppo tempo. Un maxi-depuratore, quello che dovrebbe sorgere a Punta Gradelle a servizio dei Comuni della penisola sorrentina, tornato al centro dell’attenzione nel corso degli ultimi giorni dopo l’annuncio a sorpresa arrivato direttamente da Flora Beneduce, ex consigliere regionale ed esponente di Forza Italia di Vico Equense. «I lavori riprenderanno a gennaio». Una potenziale svolta, insomma, che potrebbe permettere al territorio di cambiare marcia, sotto il profilo ambientale. Anche nell’ottica di una futura dismissione dell’impianto di depurazione gestito dalla Gori a Sorrento e che spesso è finito nel mirino dell’amministrazione comunale. Stando a quanto dichiarato da Flora Beneduce, i fondi per l’impianto di depurazione a Punta Gradelle sono stati sbloccati. Il depuratore fu appaltato dal commissario di governo per le bonifiche e la depurazione delle acque ad un raggruppamento di imprese con mandataria Intini e con mandanti Siba e altri. I lavori nella fase di avvio furono portati avanti nel rispetto del cronoprogramma presentato in fase di gara. In seguito, l’interdittiva antimafia che interessò la ditta subappaltatrice dei lavori di realizzazione della galleria, bloccò i cantieri, fermi per più 18 mesi. I lavori poi ripresero e l’intera opera civile, la galleria e opere connesse furono quasi completamente ultimate.
 
Poi, un altro incidente di percorso. La mandataria subì un fallimento, per cui i lavori vennero sospesi già dal marzo dello scorso anno. «A questo punto - ha detto l’ex consigliere regionale - vorrei precisare che l’ultimo stato di avanzamento presentato dal raggruppamento di imprese, per un importo di circa 5 milioni di euro non è stato liquidato dalla Regione Campania, nel frattempo subentrata nel commissario di governo. La mancata liquidazione del predetto stato di avanzamento è da ascriversi alla perenzione dei fondi. Ora, superato il contenzioso con un accordo da due milioni di euro, la ditta Siba riprenderà i lavori ai primi di gennaio 2014». Sulla questione, resta massima l’attenzione della rete Faro del Sarno: «Incalzeremo la Regione Campania affinché vi sia una svolta su questa opera che consente, in prospettiva, di dismettere anche il vecchio depuratore di Sorrento» ha evidenziato l’esponente Paolo Persico.

Nessun commento: