mercoledì 25 dicembre 2013
"A Vecchia scurtecata"
Sorrento - Il Museo Correale di Terranova di Sorrento, in collaborazione con Le Amiche del Museo Correale, ha presentato domenica 22 dicembre il testo "A Vecchia scurtecata", tratto da “Lu cunto de li cunti” di Giambattista Basile, che fu definito da Benedetto Croce "il Boccaccio napoletano", affermando che l'Italia possiede nella sua opera il più antico, ricco e artistico tra tutti i libri di fiabe popolari. L’operazione, che ha visto già più di trenta repliche tra Napoli e provincia, si deve ad un gruppo di cultori della tradizione napoletana, l’attore Mario Vinaccia, e i musicisti Raffaele Cosenza e Maria Staiano, mentre la presentazione è stata curata da Ciro Ruggiero e Carlo Alfaro, che hanno introdotto gli spettatori nella magia del testo, un vero capolavoro della letteratura italiana del Seicento, per estro letterario e linguistico, fantasia corrosiva, contaminazioni di idiomi napoletani, spagnoli, arabi. Il suo sarebbe un libro di favole, un "trattenmento de peccerilli", ma solo all'apparenza: come spesso accade, la favola, la metafora, la satira, diventano strumento formidabile per poter dire di tutto, attaccando i potenti senza sfidare la censura di corti, baronati e marchesati. La sorella del Basile, Adriana, fu una famosa cantante dell'epoca, colei per la quale fu coniato il termine "virtuosa", e ciò diede al nostro libero accesso ai salotti e alle corti italiane, di cui potè apprendere ipocrisie e costumi, usi e tranelli, che riversò nella sua opera teatrale e barocca.
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