Scoperta una rete di 200 metri poi rimossa dai sub nella zona di Punta Campanella
Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Massa Lubrense - Continua la lotta alla pesca
illegale. Soprattutto
alla vigilia delle festività
natalizie che, si sa, coincidono
con il boom di consumo
del pescato per i cenoni.
In tal senso, è stato
messo a segno l’ennesimo
intervento contro i predoni
in piena area protetta.
Una rete da pesca di 200
metri è stata rimossa dai
sub del Parco Marino di
Punta Campanella.
La rete killer, gettata illegalmente
intorno allo
scoglio Penna, zona B
della Riserva, si trovava a
10 metri di profondità ed
era stata abbandonata da
qualche pescatore di frodo
che non è riuscito poi a
ritirarla perché incastrata
nel grosso scoglio. A segnalare
l’attrezzo da pesca
è stato un diving del
posto a seguito di un’immersione.
Gli operatori del Parco
sono prontamente intervenuti
e hanno rimosso
l’attrezzo facilmente vista
la scarsa profondità.
Tra le strette maglie della
rete però sono finiti diversi
organismi, come scorfani
e stelle marine, alcuni
dei quali sono stati liberati
e rigettati in mare. Numerosi
i danni anche agli
organismi del substrato
calcareo come le gorgonie
gialle, le alghe incrostranti
e le madrepore arancioni.
La presenza dei pescatori
di frodo nel Parco, nonostante
l’attenzione delle
forze dell’ordine, resta
dunque un problema non
ancora risolto in maniera
definitiva.
La settimana scorsa la
Capitaneria di Porto aveva
fermato e denunciato
due datterari nella zona
di Puolo.
L’attenzione del Parco e
delle Forze dell’Ordine
sarà quindi molto alta in
vista delle festività natalizie.
Nei periodi a ridosso
dei cenoni di Natale e Capodanno,
infatti, le attività
illecite dei predoni del
mare aumentano in vista
di possibili lauti guadagni.
“C’è bisogno della collaborazione
di tutti, a
cominciare dai cittadini
che con il loro comportamento
possono aiutare a
debellare questi fenomeni
– si legge nel comunicato
diffuso dal parco marino
-. E proprio per questo
l’Area Marina Protetta
invita tutti a preparare cenoni
ecosostenibili.
Un appello per i cittadini
della penisola e non
solo: a Natale e Capodanno
niente pesci e frutti
di mare vietati a tavola,
soprattutto datteri. Un
modo per contrastare efficacemente
questo mercato
illegale che tanti danni
crea all’ecosistema marino dell’intera costiera”.
Il progetto di protezione
delle aree marine protette
è partito in questi giorni
per cercare di tutelare fino
in fondo quelle aree protette
che da tempo sono
nel mirino dei predoni
del mare. Come ad esempio
accade per la zona di
Punta Campanella. Anche
perchè in coincidenza del
periodo natalizio, si verificano
una serie di attentati
notturni con le bombe per
cercare di pescare pesci
e soprattutto datteri di mare. Sono quelli che si
trovano poi sulle tavole
di tutti quelli che decidono
di violare la legge per
mettere nel pranzo di Natale
una serie di pietanze
vietate.
Multe salatissime sono
quelle previste per chi viola
in questo senso la legge.
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