mercoledì 25 dicembre 2013

Natale di crisi in tutta Italia. Ma Napoli è in controtendenza

Sembra uno scherzo, eppure è la pura verità: vendite di Natale in flessione in tutta Italia eccetto una piccola crescita per Napoli (+7%) dove sbancano i giochi elettronici, alcuni capi di abbigliamento (pullover, fuseaux e giubbini) e i soliti prodotti alimentari (gli struffoli sono in testa alla classifica dei dolci acquistati in pasticceria) per la cena della vigilia. Vanno, invece, male gli acquisti nella regione Marche, con un calo tra il 15 e il 20%, mentre gli acquisti alimentari sono i piu’ gettonati seguiti dall’hitech. E’ quanto emerge da un sondaggio fra le imprese del commercio delle principali regioni italiane condotto da Confesercenti: il budget medio e’ sotto i 200 euro, ma con un occhio alla tradizione. Insomma il gusto del Natale in tempi di crisi gli italiani lo trovano soprattutto a tavola: sono infatti gli alimentari ad attirare nelle diverse regioni d’Italia l’interesse dei consumatori. Le vendite segnalano chiaramente le ristrettezze dovute alla crisi, spiega Confesercenti. Finora si sono registrate flessioni negli acquisti del 10% in Toscana e Liguria, del 10-15% in Lombardia, del 15- 20% nelle Marche. Meglio il Veneto con un -5% ed ancor meglio tre province campane (Napoli, Salerno, Caserta) con un incremento del 7%, mentre flettono Benevento ed Avellino (-15%). In ogni caso la spesa media si muove entro bugdet modesti: si sta in media sotto i 200 euro. Ma nelle Marche come in Puglia siamo sotto i 100 euro e questa cifra e’ il tetto massimo in Piemonte per un consumatore su tre. In Lombardia e Campania la cifra media si aggira sui 150 euro, a 200 euro si attesta quella di Liguria, Toscana, Veneto e Lazio.
 
Sull’acquisto simbolo di Natale, le scelte si diversificano: gli appassionati dell’hi-tech, in tutta Italia, si concentrano su tablet, smartphone e accessori. Per gli alimentari, invece, si passa dal cotechino in Liguria ai vini in Toscana, al prodotto alimentare di qualita’ per il Lazio e per il Piemonte, alla prenotazione del cenone in Campania, alla carne d’agnello (con cappone) nelle Marche. La Lombardia sceglie invece un prodotto non alimentare ma di abbigliamento (soprattutto accessori), cosi’ come il Veneto, dove trionfano articoli da cucina e accessori gourmet. Per quanto riguarda i bimbi, rileva ancora Confesercenti, i prodotti a marchio dei personaggi televisivi piu’ noti (come Peppa Pig e Violetta) vengono preferiti in Veneto, in Lombardia e in Toscana mentre nel Lazio e nelle Marche si predilige l’acquisto di giocattoli educativi. (Fonte: Metropolis)

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