lunedì 16 dicembre 2013

Natale, i dolci campani della tradizione secondo gli chef

Abbasso le iperboli, viva la tradizione. Al limite, rivisitata. Ma, in tema di dolci per le feste natalizie, dieci grandi interpreti campani, chef, pasticceri e pizzaioli, non hanno dubbi. "Abbiamo radici culturali così forti e un repertorio di dolci tanto vasto, che non vogliamo inventare: può bastarci reintepretare i classici. Certo, per farlo, bisogna conoscere molto bene i nostri roccocò, susamielli, biancomangiare e via così" dice Gennaro Esposito, della "Torre del Saracino" di Vico Equense tra i protagonisti dell'incontro al Romeo Hotel di Napoli, intitolato "I dolci tradizionali delle feste dei grandi interpreti". Per Antimo Caputo, produttore di farine promotore dell'incontro, "La nostra è la Terra dei Cuochi, sempre alla ricerca della qualità. E dalla qualità della tradizione partiamo per dare corpo all'innovazione". All'incontro, maestri pasticceri ma anche, rappresentanti del mondo della pizza che si sono cimentati nell'arte del dolce. Ecco allora, Sal De Riso (di recente premiato per il miglior panettone dell'anno), Giuseppe Manilia, Salvatore Gabbiano, Stella Ricci, Sabatino Sirica, presidente dei Pasticceri Napoletani. Poi Gino Sorbillo, Enzo Piccirillo, Francesco e Salvatore Salvo, nomi illustri della scuola dei piazziuoli napoletani. Con loro Gennaro Esposito e Salvatore Bianco, de "Il Comandante", ristorante del Romeo Hotel (foto Stefano Renna da L'Espresso)

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