giovedì 26 dicembre 2013

Rifiuti solidi urbani: il vero ed il falso!

di IN Movimento per Vico

Vico Equense - Quando nel 2011 l’amministrazione comunale guidata da Gennaro Cinque uscì dalla Società pubblica “terre delle Sirene”, affidando il ciclo integrato dei rifiuti ad una società privata giustificò quella scelta con la necessità di ridurre i costi. Per dimostrare questa tesi, in campagna elettorale si ridusse la Tarsu ad alcune categorie, quali bar e teatri, ed il Sindaco in un comizio a piazza Marconi dichiarò che l’amministrazione avrebbe risparmiato 350 mila euro. Invece, dopo le elezioni, il primo atto della Giunta Cinque fu quello di raddoppiare l’accise sulla bolletta Enel per finanziare i costi della raccolta rifiuti. Quell’atto illegittimo fu impugnato da un gruppo di cittadini che, con il supporto legale e finanziario di IN Movimento per Vico, hanno prodotto un ricorso al TAR ed hanno vinto. A febbraio del 2014 dovrebbe arrivare la pronuncia definitiva del Consiglio di Stato. Quella vicenda è stata oggetto del manifesto n°1 “La bolletta della luce: un regalo per le feste!”. Nel frattempo, l’amministrazione comunale rinnovava senza gara per 6 mesi alla impresa privata il servizio di raccolta rifiuti. La Responsabilità di questa operazione illegittima fu fatta ricadere sui consiglieri di maggioranza con un atto di indirizzo dei consiglio comunale. Infine, nel 2012 l’Amministrazione si inventa un appalto congiunto con il Comune di Meta per 7 anni alla cifra di 26 milioni di euro. Il bando di gara a nostro avviso favoriva la Sarim a discapito di altre imprese che non furono messe in condizioni di partecipare. La stessa Autorità di vigilanza sui contratti pubblici ha espresso le stesse nostre perplessità invitando il Comune a produrre chiarimenti sulla vicenda.
 
Ovviamente, la Sarim si aggiudica il bando, ottenendo il massimo dei punteggi, mentre pochi mesi prima, quando era l’unica concorrente, aveva ottenuto punteggi molto più bassi. Queste nostre perplessità, assieme ad altre, sono state oggetto di un esposto firmato dai nostri consiglieri comunali alla Procura della Repubblica. Dopo la raccolta dei rifiuti, l’amministrazione comunale decide di affidare alla medesima impresa privata sia lo spazzamento sia la gestione dell’Isola Ecologica. Nel frattempo, a dispetto di quanto dichiarato da Gennaro Cinque in campagna elettorale, la tassa per raccolta dei rifiuti per le famiglie nel 2012 aumenta di altri 800mila euro. Nel 2013, a causa anche della confusione nazionale sulla istituzione della Tares in sostituzione della vecchia Tarsu, abbiamo toccato il fondo. Il livello complessivo della tassazione è arrivato a Vico a 4 milioni e 230mila euro. Con la Tares le tariffe sono differenziate per Legge sulla base della composizione dei nuclei familiari. I comuni possono intervenire solo modificando alcune aliquote. Ad esempio possono decidere di applicare aliquote meno alte per le famiglie più numerose e più alte per quelle con 1 o 2 componenti (in genere pensionati). Ma l’ammontare complessivo della tassa deve coprire per legge l’intero costo della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Quindi, eventuali sconti fatti ad alcune categorie saranno pagate da altre categorie. Il problema quindi non sono le tariffe, ma i costi del servizio! Ed i costi del servizio sono aumentati per le scelte operate da Gennaro Cinque ed i suoi in questi ultimi anni, come abbiamo denunciato in tutte le sedi, politiche e giudiziarie. Nei prossimi mesi continueremo questa battaglia per una inversione di tendenza che abbia come obbiettivo la riduzione dei costi che si può realizzare attraverso due strumenti: 1) la riduzione della produzione dei rifiuti; 2) un sistema di controllo oggettivo sull’impresa privata cui Gennaro Cinque ed i suoi hanno consegnato la Città. Questi saranno i nostri obiettivi già nelle prossime settimane!

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