lunedì 16 dicembre 2013

Il Codacons contro Gori, nuovo braccio di ferro

Fonte: Josè Astarita da Metropolis

Sorrento - Si prospetta un lungo braccio di ferro tra la Gori e il Codacons. Pomo della discordia i provvedimenti contro i morosi assunti dalla società che gestisce le risorse idriche. Per coloro che hanno accumulato dei ritardi nel pagamento del bollettino per il consumo idrico la Gori ha riservato una sorpresa. “Il cittadini della penisola nel silenzio dei comuni e dei loro rappresentanti istituzionali, si sono ancora questa volta rivolti al Codacons, al fine di fare cessare quanto la società Gori spa sta perpetuando contro centinaia di famiglie dell’area sorrentina” si legge in un comunicato dell’associazione a difesa dei consumatori. Fari accesi sul modo in cui la società sta colpendo i morosi. “A fronte della morosità la società Gori spa, non potendo interrompere l’adduzione acqua, stante l’acqua un bene extra commercium, usa ritirare il contatore ottenendo di fatto l’effetto voluto” continuano i vertici dell’associazione. Una situazione che ha fatto andare su tutte le furie i rappresentanti del Codacons che accusano la società gestore del servizio idrico integrato nella cui compagine societarie vi sono tutti i comuni della penisola Sorrentina i cui sindaci siedono nel consiglio Ato3 regione Campania. “Quanto sta perpetuando la Gori spa, potrebbe tramutarsi un reato penale, tant’è che a mezzo dell’ufficio penale del Codacons presieduto dall’avvocato Catello Ascione si pensa ad un’azione penale con atti da inviarsi alla procura della Repubblica, potendo raffigurare l’interruzione della fornitura idrica acqua potabile un’azione atta ad incidere sull’integrità psico-fisica di chi la subisce, aggravata dal fatto che talvolta si tratta di persone anziane o peggio ancora di famiglie con persone disabili e bambini.
 
La Gori dovrebbe, laddove il credito vantato risultasse certo, agire per vie legali al recupero di quanto vantato, non certamente a mezzo del sistema utilizzato che appare coercitivo e pretestuoso – spiegano dal Codacons -, oltre a dover prevedere un sistema di rateizzazione che tenga conto dello stato economico delle famiglie morose”. L’associazione dei consumatori ha iniziato a proporre delle soluzioni attraverso gli inviti ai cittadini. “Il Codacons invita i cittadini a verificare se quanto richiesto dalla Gori spa, risulta effettivamente il credito vantato – riferiscono dall’associazione -. Il più della volte la Gori effettua richieste di pagamento su dati presuntivi di consumo e non certi, quindi l’utente dovrà verificare che il consumo reale e confrontarlo con quello della società che gestisce le risorse idriche per evitare di poter incorrere in morosità per cifre non dovute”. Non solo inviti per i cittadini, ma anche per gli enti locali da parte del Codacons. “I sindaci dell’area della penisola sorrentina dovrebbero attivarsi affinché cessi il comportamento tenuto dalla Gori, oltre a rivedere la delibera Ato laddove prevede il potere dell’ente gestore di sospendere la fornitura in caso di morosità- conclude il comunicato -. L’unica cosa ad oggi certa che ad essere morosa è la Gori spa dal momento che deve ancore restituire ai cittadini la quota del servizio depurazione”.

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