Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Sorrento - Si prospetta un lungo
braccio di ferro tra la Gori
e il Codacons. Pomo della
discordia i provvedimenti
contro i morosi assunti
dalla società che gestisce le
risorse idriche. Per coloro
che hanno accumulato dei
ritardi nel pagamento del
bollettino per il consumo
idrico la Gori ha riservato
una sorpresa.
“Il cittadini della penisola
nel silenzio dei comuni
e dei loro rappresentanti
istituzionali, si sono ancora
questa volta rivolti al
Codacons, al fine di fare
cessare quanto la società
Gori spa sta perpetuando
contro centinaia di famiglie
dell’area sorrentina”
si legge in un comunicato
dell’associazione a difesa
dei consumatori.
Fari accesi sul modo in
cui la società sta colpendo
i morosi. “A fronte
della morosità la società
Gori spa, non potendo interrompere
l’adduzione
acqua, stante l’acqua un
bene extra commercium,
usa ritirare il contatore ottenendo
di fatto l’effetto
voluto” continuano i vertici
dell’associazione.
Una situazione che ha fatto
andare su tutte le furie
i rappresentanti del Codacons
che accusano la società
gestore del servizio
idrico integrato nella cui
compagine societarie vi
sono tutti i comuni della
penisola Sorrentina i cui
sindaci siedono nel consiglio
Ato3 regione Campania.
“Quanto sta perpetuando
la Gori spa, potrebbe tramutarsi
un reato penale,
tant’è che a mezzo dell’ufficio
penale del Codacons
presieduto dall’avvocato
Catello Ascione si pensa
ad un’azione penale con
atti da inviarsi alla procura
della Repubblica, potendo
raffigurare l’interruzione
della fornitura idrica
acqua potabile un’azione
atta ad incidere sull’integrità
psico-fisica di chi la
subisce, aggravata dal fatto
che talvolta si tratta di
persone anziane o peggio
ancora di famiglie con persone
disabili e bambini.
La
Gori dovrebbe, laddove il
credito vantato risultasse
certo, agire per vie legali
al recupero di quanto
vantato, non certamente a
mezzo del sistema utilizzato
che appare coercitivo
e pretestuoso – spiegano
dal Codacons -, oltre a dover
prevedere un sistema
di rateizzazione che tenga
conto dello stato economico
delle famiglie morose”.
L’associazione dei consumatori
ha iniziato a proporre
delle soluzioni attraverso
gli inviti ai cittadini.
“Il Codacons invita i cittadini
a verificare se quanto
richiesto dalla Gori spa, risulta
effettivamente il credito
vantato – riferiscono
dall’associazione -. Il più
della volte la Gori effettua
richieste di pagamento su
dati presuntivi di consumo
e non certi, quindi l’utente
dovrà verificare che il consumo
reale e confrontarlo
con quello della società che
gestisce le risorse idriche
per evitare di poter incorrere
in morosità per cifre
non dovute”.
Non solo inviti per i cittadini,
ma anche per gli enti
locali da parte del Codacons.
“I sindaci dell’area
della penisola sorrentina
dovrebbero attivarsi affinché
cessi il comportamento
tenuto dalla Gori, oltre
a rivedere la delibera Ato
laddove prevede il potere
dell’ente gestore di sospendere
la fornitura in
caso di morosità- conclude
il comunicato -. L’unica
cosa ad oggi certa che ad
essere morosa è la Gori spa
dal momento che deve ancore
restituire ai cittadini la
quota del servizio depurazione”.
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