Degrado, rifiuti e anche relitti
lasciati all’ingresso del plesso. Il dossier-choc dei consiglieri
di minoranza inviato all’Asl
Fonte: Josè Astarita da Metropolis
Vico Equense - L’area esterna del palazzetto
dello sport di via Madonnelle
che, originariamente, doveva
essere utilizzata come
parcheggio per la struttura,
diventa una discarica abusiva
di rifiuti. E l’opposizione
consiliare di Vico Equense
insorge producendo un’interrogazione-
denuncia presentata
all’amministrazione
comunale guidata dal sindaco
Gennaro Cinque e anche
all’Asl Napoli 3 Sud. Il documento
al cianuro è stato
firmato dai consiglieri Aldo
Starace, Natale Maresca e
Claudia Scaramellino che
intendono ricevere risposte
chiare stimolando la giunta
a intervenire al più presto
per fare chiarezza sulla vicenda.
Insomma, non è passata
inosservata ai rappresentanti
del gruppo «In Movimento
per Vico» la situazione di
degrado in cui versa la zona
destinata un tempo a parcheggio,
nelle vicinanze del
Palasport. Con una richiesta
di chiarimenti urgente è
stata portata all’attenzione
della maggioranza guidata
da Gennaro Cinque questa
nuova problematica che interessa
la struttura dell’ente
municipale di via Filangieri.
Tante le ombre che spuntano
sulle condizioni in cui versa
l’area e sollevate da parte
della minoranza che non ci
sta ad accettare uno scempio
del genere. All’esterno del
palazzetto dello sport di via
Madonelle c’è praticamente
di tutto. A partire addirittura
da relitti di imbarcazioni.
«Nel piano triennale delle
opere pubbliche relativo
al periodo 2013/2015 non
risulta inserito alcun intervento
relativo a quell’area»
fanno sapere i consiglieri di
opposizione che chiedono
chiarimenti.
Un «J’accuse» senza mezzi
termini per vederci chiaro
e che i rappresentanti di
opposizione attendono già
nel corso del prossimo consiglio
comunale. Un nuovo
argomento scottante per gli
uomini del primo cittadino
Cinque.
Una querelle non solo di
natura ecologica, ma anche
economica. Sull’area in
questione l’ente locale di
via Filangieri avrebbe dovuto
realizzare un parcheggio
interrato di servizio per
la struttura, ma dopo aver
acceso un mutuo e aver appaltato
i lavori - stando alla
ricostruzione fatta dai consiglieri
di minoranza - tutto si
è fermato. Nell’interrogazione
firmata dagli esponenti
di opposizione si punta l’indice
anche sull’iter bloccato
da parte della maggioranza.
Argomenti espressamente
indicati nel documento. I
consiglieri Starace, Scaramellino
e Maresca, non a
caso, chiedono «i motivi per
i quali l’amministrazione
comunale ha rinunciato alla realizzazione di un parcheggio
interrato al servizio del
palazzetto, per il quale era
stato acceso un mutuo e si
era già concluso l’iter per
l’affidamento dell’appalto,
al punto da dover essere costretta
al pagamento di una
penale all’impresa vincitrice,
l’entità della penale, in che
modo sono state utilizzate
le risorse del mutuo contratto
per la realizzazione del
parcheggio interrato, l’iter
amministrativo del progetto
di finanza relativo alla sistemazione
di quell’area».
Una missiva piccata anche
perché va definito in maniera
esauriente in che modo
l’area in questione sia potuta
diventare una discarica
di materiale più disparati.
«Resta da capire con quale
atto amministrativo l’amministrazione
comunale
- precisano
i consiglieri di
opposizione - ha
inteso trasformare
quell’area destinata
originariamente
a parcheggio in
discarica e le ragioni
per le quali
i relitti di imbarcazioni,
rimossi
per determina del
servizio demanio
dalle spiagge, siano
state depositate
in quell’area,
se corrisponde al
vero che la Sarim,
cui l’amministrazione
ha improvvidamente
affidato l’isola
ecologica di via Raspolo,
non abbia acconsentito al
deposito dei relitti di cui sopra
nella predetta isola ecologica
e se questo rifiuto non
rappresenti una violazione
contrattuale da parte della
Sarim».
La prossima assise pubblica
si attende di nuovo infuocata.
La minoranza chiede
risposte. La patata bollente
resta nelle mani della maggioranza
di Cinque che
adesso dovrà essere esaustiva
e completa nelle argomentazioni.
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