Minoranza furiosa: «Per abbassare le tariffe bisogna ridurre le spese del servizio Nu»
Fonte: Metropolis
Vico Equense - Il salasso c’è stato. E’ innegabile.
La città di Vico Equense paga complessivamente 4
milioni di euro di Tares, la tanto contestata nuova
tassa dei rifiuti che - per legge - deve coprire per intero
le spese che il Comune sostiene per la nettezza
urbana.
Spese che, secondo l’opposizione consiliare, sono
andate alle stelle a causa del passaggio di consegne
da una società pubblica - Terra delle Sirene - a una
ditta privata, la Sarim, così come sancito dall’amministrazione
comunale guidata da Gennaro Cinque.
«Il sindaco disse che avrebbe diminuito i costi
del servizio. E invece le cifre sono aumentate» è la
bordata della minoranza - lanciata dalle colonne
del sito web del gruppo «In Movimento per Vico»
- che oggi lancia due proposte per tentare di far
calare l’impatto della tassa sui cittadini. Primo: produrre
meno rifiuti. Secondo: «monitorare» l’operato
della Sarim, ovvero l’azienda che si occupa della
Nu.
«Quando nel 2011 l’amministrazione uscì dalla
società pubblica Terra delle Sirene, affidando il
ciclo integrato dei rifiuti ad una società privata
giustificò quella scelta con la necessità di ridurre i
costi - si legge nella nota
della minoranza -. Per
dimostrare questa tesi,
in campagna elettorale,
si ridusse la Tarsu ad
alcune categorie, quali
bar e teatri, e il sindaco
Cinque in un comizio a
piazza Marconi dichiarò
che l’amministrazione
avrebbe risparmiato
350mila euro. Invece,
dopo le elezioni, il
primo atto della giunta
fu quello di raddoppiare
l’accisa sulla bolletta
Enel per finanziare i costi
della raccolta rifiuti.
Quell’atto fu impugnato
da un gruppo di cittadini
che, con il supporto
legale e finanziario di
“In Movimento per
Vico”, ha prodotto un
ricorso al Tar vincendo.
A febbraio dovrebbe
arrivare la pronuncia definitiva del Consiglio di
Stato. Nel frattempo, l’amministrazione comunale
rinnova senza gara per 6 mesi all’impresa privata il
servizio di raccolta rifiuti».
Nel 2012 l’amministrazione di Vico Equense pubblica
un bando congiunto con il Comune di Meta
per 7 anni alla cifra di 26 milioni di euro vinto
proprio dalla Sarim. Ma non finisce qui: «Dopo la
raccolta dei rifiuti, l’amministrazione decide di affidare
alla stessa impresa privata sia lo spazzamento
sia la gestione l’isola ecologica - viene evidenziato
nel comunicato dell’opposizione -. Nel frattempo, a
dispetto di quanto dichiarato da Cinque in campagna
elettorale, la tassa per raccolta dei rifiuti per
le famiglie nel 2012 aumenta di altri 800mila euro.
Nel 2013, a causa anche della confusione nazionale
sulla istituzione della Tares in sostituzione della vecchia Tarsu, abbiamo toccato il fondo. Il livello
complessivo della tassazione è arrivato a 4 milioni
e 230mila euro. Con la Tares le tariffe sono differenziate
per legge sulla base della composizione dei
nuclei familiari. I Comuni dunque possono intervenire
solo modificando alcune aliquote. Possono
decidere di applicare aliquote meno alte per le
famiglie più numerose e più alte per quelle con 1 o
2 componenti (in genere pensionati)».
Ed è qui che si duella sui costi del servizio: «Nei
prossimi mesi continueremo questa battaglia per
un’inversione di tendenza che abbia come obiettivo
la riduzione dei costi che si può realizzare attraverso
due strumenti: meno produzione dei rifiuti e un
sistema di controllo oggettivo sull’impresa privata
cui Cinque ed i suoi hanno consegnato la città».
1 commento:
Invece di parlare solamente con slogan s3nza sostanza Perché non fare una seria indagine presso l'ufficio e rendete pubblici i bilanci di spesa e soprattutto di entrata del servizio ecologia.
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