Sorrento - “Creatures of Light” è il titolo della mostra di Joanna Pallaris, fotografa londinese con origini cipriote, che si tiene presso la Chiesa Madonna del Carmine in Piazza Tasso a Sorrento, dal 16 al 26 giugno 2014 (dalle ore 12,30 alle 19,30). La Pallaris, che ha una grande sensibilità artistica nonché una grande tecnica fotografica, tanto da realizzare i suoi scatti ancora con pellicola, e tutte stampate a mano con il tradizionale metodo della camera oscura (processo realizzato dalla stessa Joanna), condurrà il visitatore attraverso la bellezza di due valli “sorelle” della Costiera amalfitana: la Valle delle Ferriere di Amalfi e il Vallone Porto di Positano. E così questi due luoghi simboli di una natura protetta e ancora incontaminata, si uniscono in questa mostra fotografica, dove la luce diventa l'altro elemento caratterizzante. Perché la luce è essenziale per la fotografia come lo è per ogni creatura umana. Ecco il senso del titolo di questa mostra. Le foto della grande e rinomata Valle di Amalfi si concentrano sulle antiche rovine ammantate d’edera. Tronchi d’alberi crescono obliqui nei vecchi muri. L’abbraccio lento ma inesorabile della natura diviene un legame così intricato con le rovine, che è difficile immaginare l’uno senza le altre. Nella valle più selvaggia, il Vallone Porto di Positano, un vero canyon, le immagini sono più personali, poiché negli ultimi tre anni Joanna Pallaris è qui vissuta con l’artista-poeta Gianni Menichetti, che qui risiede da 43 anni. Stando in diretto contatto con la natura, le è stato possibile carpire rare visioni come l’uccello detto ballerina (Motacilla cinerea) affascinato dal proprio riflesso nello specchio. Sono ritratte grotte quasi inaccessibili, con formazioni calcaree uniche. E i giochi di luci in certe ore del giorno fa sembrare i loro soffitti fuochi d’artificio scolpiti.
Queste immagini fanno ricordare l’antico detto: ‘Artis Natura Magistra’. Altro non siamo che umili imitatori della Natura. Creatures of Light è quindi un autentico incontro di due valli per celebrare ciò che troppo spesso dimentichiamo nel nostro mondo moderno fatto a misura d’uomo: l’invisibile catena naturale, i suoi misteri, la meraviglia dei luoghi lasciati a se stessi, e l’importanza di mantenerli così. Tutte le opere in mostra sono foto analogiche realizzate usando tecniche alternative come il viraggio. Per questa mostra Joanna Pallaris ha esclusivamente stampato un singolo esemplare di ogni immagine. Ed ogni foto è una piccola creatura unica nel suo genere.
Le opere di Joanna Pallaris sono apparse in varie mostre collettive come: 'Beneath the Surface ', Artlink Gallery, 2008. Altri riconoscimenti includono il concorso per la ' Guardian Review 2006 Book Competition ', con David Bailey nella giuria. Ha esposto negli ultimi due anni anche a Positano con due mostre dedicate all'oasi del Vallone Porto.
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