Fonte: Carla Guarnieri da Metropolis
Regione Campania - «Siamo tra le prime otto Regioni ad aver -- approvato il riordino entro il 31 ottobre». L'assessore alle risorse umane e al lavoro, Sonia Palmeri, ha commentato così l'ok da parte del consiglio regionale al Ddl per il riordino delle funzioni amministrative non fondamentali delle province. «Ha tre pilastri principali», ha spiegato l'esponente della giunta De Luca, «la salvaguardia del livelli occupazionali di oltre 300 dipendenti delle ex Province che, attraverso intese successive tra gli enti interessati, saranno riallocati in un'ottica di efficientamento del servizio cittadino». Ancora, la semplificazione delle procedure amministrative e i partecipazione condivisa con gli enti locali e con le organizzazioni sindacali. Soddisfatto del lavoro compiuto dalla I Commissione il Presidente Alfonso Piscitelli, di De Luca Presidente in Rete, che ha evidenziato: «E’ una legge importante che disciplina in modo puntuale le funzioni che resteranno in capo alle ex Province e quelle che trovano una diversa disciplina». Per Stefano Caldoro «il provvedimento risponde alla legge che vede la Città metropolitana pronta ad assumere nuove funzioni. E' stato fondamentale il ruolo dell'opposizione che ha dimostrato senso di responsabilità, quello della migliore allocazione del personale regionale per far fronte alle diverse esigenze dell'ente regione e per migliorare la macchina amministrativa regionale a beneficio dei cittadini».
«Proviamo a lanciare una sfida sull'efficientamento del sistema degli enti locali, sulla rideterminazione delle competenze della Regione e sull'efficientamento delle strutture regionali», è intervenuto il consigliere del Pd Raffaele Topo. Critica la posizione dei consiglieri del M5S, che si sono astenuti: «La Giunta ha adottato un provvedimento che non fa chiarezza su dove i 320 dipendenti provinciali verranno collocati nell'ambito delle risorse umane già presenti in Regione», l'osservazione di Gennaro Saiello. Resta da risolvere il problema del personale della Polizia provinciale: «Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna la giunta a intervenire nei confronti del Governo per trasferire le funzioni di coordinamento della Polizia provinciale alle Regioni», ha evidenziato la capogruppo dell'Udc Maria Ricchiuti. «La Città Metropolitana va in controtendenza», ha dichiarato Francesco Moxedano (Idv), «perché si è fatta carico delle funzioni di Polizia provinciale e delle 102 unità che vi lavorano». Niente di risolutivo, secondo il capogruppo di Forza Italia, Armando Cesare: «Å' la legge del 'poi vediamo' perché vengono trasferite le funzioni per intero ma le risorse arriveranno solo dopo e si rinvia ad intese successive con gli enti locali», denunciando che la legge risponde solo alle logiche di potere della Giunta.
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