giovedì 3 marzo 2016

Santissima Trinità e Paradiso, respinto il ricorso alla Commissione tributaria. L’Ente seicentesco non avrà decurtazioni per i vincoli storici. Il Sindaco scrive al Ministero dell'Istruzione

Benedetto Migliaccio
di Benedetto Migliaccio, Sindaco di Vico Equense 

Vico Equense - Con la presente, facendo seguito alle innumerevoli ed inevase istanze della Città di Vico Equense tese al trasferimento a suo patrimonio pubblico del plesso “SS. Trinità e Paradiso” (che ha cessato da oltre 16 anni la funzione educativa) si trasmette la sentenza n. 3367 della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli con la quale è stata respinta l’opposizione proposta dall’ Istituto in ordine alla debenza dell’IMU pregressa. E’ evidente che l’Amministrazione, pur avendo mostrato unilaterale comprensione per le ragioni dell’ Ente, non può che interrogarsi in merito all’abnorme debitoria che continua ad essere accumulata, nonostante l’Istituto abbia perso la funzione educativa da tempo, e nonostante il Comune abbia chiesto da tempo di programmare la cessione del patrimonio di dotazione dell’Ente, patrimonio che ebbe provenienza proprio per dotazione della Città di Vico Equense. Spero sia debitamente apprezzata la correttezza tenuta sinora dal Comune che, proprio in ragione della natura dell’Istituto, ha tentato di non aggravare ulteriormente la gestione dello stesso, anche in presenza di atteggiamenti per eufemismo “non propriamente collaborativi” tenuti nel recente e remoto passato. E’ evidente che la Sentenza della Commissione Tributaria, e l’ attività di mera gestione immobiliare svolta dai C.d.A. per oltre 16 anni in attesa che il Ministero decida, generano gravi interrogativi sulla debitoria che seguita ad accumularsi nei confronti della Città, e sulle ragioni oscure che hanno determinato e tuttora determinano il mancato accoglimento delle istanze del Comune, accompagnate da una specifica “progettualità culturale”. Si chiede quindi che venga disposta, con l’urgenza del caso, una pronta audizione dell’ Amministrazione Comunale scrivente al fine di conoscere quali siano gli indirizzi operativi per il prossimo futuro e se permangano intatte, anche in esito all’ evidente accumulo di debitoria grave, le ragioni che sinora hanno negato per oltre 16 anni di dare seguito alle istanze della città di Vico Equense e dei suoi abitanti. Sicuro di un cortese e sollecito riscontro, si trasmettono distinti saluti.

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