Vico Equense - Tutti con il naso all'insù il 10 agosto al belvedere del monte Faito. L'appuntamento con la notte di san Lorenzo, quest'anno è con gli esperti di Astrocampania, che guideranno adulti e bambini, anziani e giovani, nell'osservazione dello sciame meteorico con telescopi scientifici. Una serata speciale, gratuita, e magica, come precisano anche gli organizzatori dell'associazione (www.astrocampania.org) che da anni promuovono l'osservazione di stelle e pianeti in strutture specifiche, Perseidi in primis, ma soprattutto in spazi aperti al pubblico neofita. L'idea, infatti, è di avvicinare tutti alla conoscenza dello spazio, con poche e semplici nozioni e le indicazioni di professionisti di astri. Oltre alle stelle cadenti (conosciute anche come lacrime di san Lorenzo), che danno spettacolo, di solito fino al 13-14 agosto, esprimendo un desiderio, i partecipanti (per informazioni si può contattare anche il numero 0818793044) potranno ammirare Saturno e Giove come non mai. Una data, quella del 10, che in calendario è legata a tradizioni e leggende. Secondo la storia, le stelle sarebbero le lacrime versate da san Lorenzo (sepolto nell'omonima basilica romana dal III secolo) durante il suo supplizio e chi ricorda il santo con la filastrocca «Stella, mia bella stella, desidero che...» non tarderà a veder avverato il proprio desiderio. In un'altra tradizione popolare, le stelle del 10 agosto sono chiamate anche fuochi, poichè ricordano le scintille che volavano in cielo dalla graticola infuocata su cui fu bruciato il martire. In Veneto, il proverbio recita «San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti». Infatti san Lorenzo non morì bruciato ma decapitato, ma nell'immaginario popolare l'idea delle scintille volate in cielo ha preso piede e il santo è diventato anche patrono di cuochi, pasticcieri, pompieri, maestri del vetro.
martedì 8 agosto 2017
Notte di San Lorenzo a Monte Faito: naso all'insù con Astrocampania
Vico Equense - Tutti con il naso all'insù il 10 agosto al belvedere del monte Faito. L'appuntamento con la notte di san Lorenzo, quest'anno è con gli esperti di Astrocampania, che guideranno adulti e bambini, anziani e giovani, nell'osservazione dello sciame meteorico con telescopi scientifici. Una serata speciale, gratuita, e magica, come precisano anche gli organizzatori dell'associazione (www.astrocampania.org) che da anni promuovono l'osservazione di stelle e pianeti in strutture specifiche, Perseidi in primis, ma soprattutto in spazi aperti al pubblico neofita. L'idea, infatti, è di avvicinare tutti alla conoscenza dello spazio, con poche e semplici nozioni e le indicazioni di professionisti di astri. Oltre alle stelle cadenti (conosciute anche come lacrime di san Lorenzo), che danno spettacolo, di solito fino al 13-14 agosto, esprimendo un desiderio, i partecipanti (per informazioni si può contattare anche il numero 0818793044) potranno ammirare Saturno e Giove come non mai. Una data, quella del 10, che in calendario è legata a tradizioni e leggende. Secondo la storia, le stelle sarebbero le lacrime versate da san Lorenzo (sepolto nell'omonima basilica romana dal III secolo) durante il suo supplizio e chi ricorda il santo con la filastrocca «Stella, mia bella stella, desidero che...» non tarderà a veder avverato il proprio desiderio. In un'altra tradizione popolare, le stelle del 10 agosto sono chiamate anche fuochi, poichè ricordano le scintille che volavano in cielo dalla graticola infuocata su cui fu bruciato il martire. In Veneto, il proverbio recita «San Lorenzo dei martiri innocenti, casca dal ciel carboni ardenti». Infatti san Lorenzo non morì bruciato ma decapitato, ma nell'immaginario popolare l'idea delle scintille volate in cielo ha preso piede e il santo è diventato anche patrono di cuochi, pasticcieri, pompieri, maestri del vetro.
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