Inferno viabilità. Pasquetta da incubo sulla Sorrentina, ancora irrisolti i problemi Albergatori e tour operator invitano i sindaci a imporre dazi o divieti Gallerie intasate e a mezzo servizio: la querelle torna al prefetto
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Oltre quattro ore. Quasi come un comodo viaggio in Frecciarossa da Napoli a Milano centrale. Come quattro voli andata e ritorno tra Capodichino e Linate. Come il tempo da impiegare partendo da Sorrento in auto per arrivare nel cuore di Roma. Eppure la distanza è tutt'altro che siderale: 25 chilometri che diventano infernali, tortuosi, tipo una scalata. Da Sorrento al casello autostradale di Castellammare di Stabia tanto ci è voluto per il rientro di Pasquetta.
Disagi interminabili
Una giornata da dimenticare per la viabilità e per le migliaia di famigliole e comitive che hanno deciso di trascorrere il lunedì in Albis qui dove il mare luccica e tira forte il vento dello smog. La prima prova generale della circolazione, manco a dirlo, fallisce miseramente. E conferma che dietro l'angolo c'è la solita stagione turistica da dimenticare per la tenuta della circolazione che, evidentemente, si ripercuote pure sull'inquinamento atmosferico. Di progetti, alternative e ipotesi ne spuntano a raffica, ma nell'immediato pesano fatalmente i disservizi che appaiono mastodontici, quasi irrisolvibili. Anche perché l'ipotesi di lasciare automobili e bus optando per il trasporto pubblico va a scontrarsi con la scarsa qualità dei servizi su ferro. Salire a bordo dei convogli della Circumvesuviana e sperare di non imbattersi in carri bestiame, ritardi o addirittura corse soppresse assume i contorni di una giocata al Superenalotto.
Tunnel intasati
Sia chiaro: c'erano state avvertenze precise, alla vigilia della Settimana Santa era stato detto in tutte le salse che trascorrere la Pasquetta a Sorrento e dintorni sarebbe stato si bello complice il buon tempo, ma che al ritorno - dal primo pomeriggio - era ovviamente scontato qualche ritardo. Altro che qualche fisiologico contrattempo. Le code sono divenute ben presto chilometriche. Basti pensare che, dalle 18 fino a mezzanotte, il tragitto compreso tra il centro di Sorrento e il casello autostradale di Castellammare di Stabia - in direzione Napoli - era completamente bloccato. Migliaia di persone tenute in ostaggio tra le lamiere, soprattutto all'interno delle tre gallerie - Santa Maria di Pozzano, Privati e Varano - che fanno da imbuto lungo i tornanti della Statale Sorrentina 145. Un serpentone incredibile che ha intasato pure i primi chilometri dell'autostrada per Napoli. I social network, manco a dirlo, sono in tempo reale divenuti la cassa di risonanza di una protesta generale scontata, preventivabile e difficilmente contenibile. Con video e fotografie eloquenti del traffico che ha assunto proporzioni enormi in cinque punti del percorso che, già nei giorni feriali, sono da bollino rosso. Ovvero: il tratto compreso tra la Siesta e via Cavone a Piano di Sorrento, la zona adiacente alla Basilica di Santa Maria del Lauro a Meta, le curve che portano alla frazione di Seiano in prossimità della nuova maxi galleria, lo svincolo di villa Cimmino a Castellammare di Stabia e il viadotto di Varano con l'uscita di Gragnano off limits.
Contromisure
Un mese fa, Federalberghi ha disvelato un proprio studio di fattibilità nel quale vengono snocciolate diverse proposte. Tra queste c'è sicuramente quella più "chiacchierata", quella di una sorta di dazio da pagare all'ingresso della penisola sorrentina per tutti quei veicoli immatricolati in località differenti dalla Terra delle Sirene. Tecnicamente, sarebbe un'imposta da versa re anche se la vicenda ha già dato adito a diverse polemiche.
Lavori in galleria
In tutto ciò, si attendono a stretto giro buone notizie dall'Anas per ciò che riguarda la definitiva messa in sicurezza delle gallerie di Varano e di Privati. E' dallo scorso 6 novembre, cioè cinque mesi esatti, che nei tunnel vige un dispositivo a titolo precauzionale che obbliga la società a predisporre la chiusura in presenza di forti precipitazioni. I lavori di ripristino della rete di deflusso delle acque piovane, nella zona del rivo Calcarella esondato in inverno, stanno proseguendo a tambur battente. Si conta di riportare l'infrastruttura a livelli adeguati entro le prossime due settimane. Non a caso, da alcuni giorni, proprio per la presenza degli operai in cantiere, è chiusa, al traffico la rampa di accesso alla Statale di Gragnano in direzione Sorrento. Si spera che tutto possa tornare alla normalità entro maggio quando si prospettano i primi fine settimana estivi nei quali, oltre ai torpedoni carichi di turisti, ci saranno migliaia di visitatori "mordi e fuggi" provenienti da tutta la Campania e non solo.
Nessun commento:
Posta un commento