lunedì 29 ottobre 2018

Cirillo (M5S): via Nuova Faito chiusa, isolata comunità

Vico Equense - “Da anni invochiamo la messa in sicurezza di via Nuova Faito, alla luce di eventi franosi che si ripetono sistematicamente. Temevamo il rischio di una nuova chiusura dell’unica via di collegamento dalle frazioni del Faito al centro di Vico Equense, in attesa della riapertura di via Quisisana”. E’ quanto informa il consigliere regionale della Campania del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo parlando dei danni provocati dal maltempo: “Purtroppo il vento forte di queste ore ha provocato l’abbattimento di alberi che hanno invaso lunghi tratti dell’arteria, tranciando i cavi dell’illuminazione pubblica, rendendola impraticabile e isolando ancora una volta le comunità che vivono sul monte. E solo per un caso fortuito non si è registrata una tragedia, tenuto conto che la strada proprio in quelle ore era percorsa da cittadini che si recano al lavoro e da genitori che accompagnano i loro figli a scuola. L’arteria è chiusa da questa mattina, anche in considerazione dell’eventuale rischio caduta di altri alberi che la costeggiano”. “Proprio nei giorni scorsi – ricorda Cirillo – ho depositato un’interrogazione alla giunta regionale, chiedendo al governatore De Luca se e quando intende intervenire e con quali risorse, considerato che la Regione è proprietaria del 50% del Parco del Monte Faito. Ora più che mai è necessario convocare con urgenza un tavolo con Regione e Città Metropolitana, proprietaria dell’altro 50%, così da dare vita al più presto a un’attività di programmazione di interventi di messa in sicurezza dal punto di vista idrogeologico, dotando via Nuova Faito anche di un impianto di illuminazione adeguato, che tenga conto dello stato di criticità in cui versa l’area. Il Faito è un patrimonio naturalistico di notevole importanza per l’economia turistica della nostra regione. Non è comprensibile l’indifferenza di Regione e Città Metropolitana. Servono interventi urgenti, mirati, strutturali, non solo per garantirne la sicurezza e tutelare l’incolumità di chi la percorre, ma anche per un definitivo rilancio del turismo naturalistico”.

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