|
Antonino Cannavacciuolo e Gennaro Esposito |
Talento ai fornelli e capacità di impresa nel settore ristorazione. Per il Gambero Rosso, che ha presentato la guida «Ristoranti d’Italia 2019», è il momento d’oro dei cuochi-imprenditori. E’ di nuovo al vertice della prestigiosa lista delle «Tre Forchette» con 96 punti (classifica espressa in centesimi) l’abruzzese Niko Romito; una conferma rispetto alla classifica dello scorso anno. Subito incalzato, a un punto di distanza, da un terzetto da capogiro: Massimiliano Alajmo de Le Calandre a Rubano (Padova); Massimo Bottura dell’Osteria Francescana a Modena; Heinz Beck de la Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri.
Il dream-team si completa, a 94 punti, con Don Alfonso 1890 a Sant'Agata sui Due Golfi (Napoli); Piazza Duomo ad Alba; Torre del Saracino a Vico Equense (Napoli); Uliassi a Senigallia (Ancona), e il regno di Antonino Cannavacciuolo: Villa Crespi a Orta San Giulio (Novara). Poi Enoteca Pinchiorri a Firenze (93 punti), e a 92 Cracco a Milano, Laite a Sappada, Lorenzo a Forte dei Marmi, Madonnina del Pescatore a Senigallia, Dal Pescatore a Canneto sull'Oglio, Seta del Mandarin Oriental Milano, La Siriola a San Cassiano, St. Hubertus ancora a San Cassiano meta gourmet altoatesina, La Trota a Rivodutri (Rieti), da Vittorio a Brusaporto.
Nessun commento:
Posta un commento