lunedì 20 gennaio 2020

Vico Equense. La Polizia locale celebra il patrono San Sebastiano ad Avellino

Vico Equense - Questa mattina la Polizia Locale di Vico Equense, ha partecipato alla Festa Regionale di San Sebastiano nella Cattedrale di Avellino. Dopo la messa officiata da Monsignor Enzo De Stefano Vicario Generale della Diocesi di Avellino, si è svolto un momento di partecipazione nella sala convegni della Camera di Commercio di Avellino, alla presenza delle autorità civili e militari. Ad accompagnare la delegazione della polizia municipale di Vico Equense il Consigliere di maggioranza Luigi Verde. San Sebastiano, come riferito dalla tradizione, durante l'impero di Diocleziano fu comandante della corte pretoriana e fu onorato con grandissima devozione. A lui come patrono si consacrano pertanto molte associazioni sia militari che civili attratte dal suo esempio e dalle sue virtù cristiane. Sebastiano, comandante dell'allora polizia urbana - i pretoriani -, era molto impegnato nell'assistenza e nell'aiuto di poveri e bisognosi. Contribuì inoltre alla conversione del Prefetto di Roma e di illustri magistrati ed ufficiali dell'esercito. Scoperto mentre dava sepoltura ai Quattro Coronati (i Santi Claudio, Nicostrato, Castoro e Simproniano), fu sottoposto a un processo sommario e condannato a morte mediante il supplizio delle frecce. Durante la notte, i cristiani che si recarono nel campo a recuperare la salma per la sepoltura si accorsero che Sebastiano era ancora vivo, così lo prelevarono da lì e si presero cura di lui. Riacquistata miracolosamente la salute dopo le cure di una nobile romana, per testimoniare la propria fede, si recò nel tempio di Ercole dove l'Imperatore Diocleziano stava officiando un rito pubblico. Arrestato e condotto all'Ippodromo del Palatino, fu ucciso a bastonate: una delle forme più umilianti di pena capitale usata solo per gli schiavi. Il culto di San Sebastiano è stato grandissimo fino al XVI secolo in molte località del mondo occidentale, dove fu assunto a protettore di diverse corporazioni fra cui quelle dei mercanti di ferro, degli arcieri e degli archibugieri. Si ritiene che questo legame con le armi abbia favorito il moderno patronato sui Vigili Urbani che ne celebrano la festività il 20 gennaio, giorno del martirio. Ogni anno i principali comandi organizzano incontri, feste e celebrazioni.

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