martedì 9 febbraio 2021

Ospedale unico della penisola sorrentina: “Ben vengano le critiche costruttive purché finalizzate a non perdere o ritardare la realizzazione dell'opera”

Penisola sorrentina - “Niente tempi biblici ma congrui.” Il governatore campano Vincenzo De Luca lo dice chiaro e tondo: l'ospedale unico della penisola sorrentina, che sorgerà a Sant'Agnello al posto dell'attuale distretto dell'Asl Napoli 3 Sud, dovrà essere operativo nel più breve tempo possibile. Il nuovo presidio avrà 250 posti letto, 120 in più rispetto a quelli al momento disponibili tra Sorrento e Vico Equense. La Regione ha stanziato 65 milioni di euro nell'ambito di un programma da un miliardo e 300 milioni per tutto il territorio. Per la stesura del progetto occorrono 8 mesi, dalla posa della prima pietra alla conclusione si ritiene che passeranno circa due anni. De Luca ha anche chiarito che gli attuali ospedali di Sorrento e Vico Equense “saranno destinati alla medicina territoriale, ma senza sovrapporsi ai servizi che saranno offerti dalla nuova e moderna struttura.” Soddisfatti i Sindaci della Costiera e i sostenitori della pagina Facebook dedicata all'Ospedale Unico della Penisola Sorrentina, che in un post scrivono: “Sulla realizzazione dell'Ospedale Unico a Sant'Agnello all'indomani dell'annuncio del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha finanziato l'opera, è ripresa la "canea social" degli oppositori alla realizzazione di un'opera pubblica destinata a elevare il livello di qualità dell'assistenza sanitaria ospedaliera nella Penisola Sorrentina nell'interesse della popolazione residente e dei turisti che, frequentandola, sostengono il principale settore economico dell'area. In qualunque altra parte del mondo si eleverebbero "peana" per questa opportunità più unica che rara...


Tanto più dopo la tragica esperienza della pandemia, peraltro tuttora in corso, che ha mostrato tutti i limiti dell'attuale organizzazione sanitaria territoriale e non solo di quella. C'è da chiedersi come sia possibile alimentare un dissenso verso un'opera pubblica tanto importante per il presente e soprattutto per il futuro dell'area costiera che, stando al vecchio piano sanitario nazionale, avrebbe addirittura visto accorpati gli Ospedali di Sorrento e di Vico Equense a quello di Castellammare di Stabia nell'ambito di un ridimensionamento che, questo sì, avrebbe arrecato un danno enorme alle popolazioni peninsulari. Oggi che questo rischio è stato sventato grazie a un lavoro durato anni e a una pazienza infinita che si sono "sposate" con la determinazione politica del governatore De Luca conseguendo un risultato che, fino a qualche anno fa, era follia soltanto ipotizzarlo, ebbene si agitano persone e gruppi il cui fine è quello di cercare di ostacolare la realizzazione dell'opera e magari nello stesso tempo accusano la sanità peninsulare di inefficienze, carenze e rischi per l'utenza. Un Ospedale moderno e dotato delle più avanzate tecnologie, capiente e ricco di nuove specialità mediche, può essere soltanto un vanto per un territorio e tutto il sistema politico-amministrativo, socio-economico e associativo in generale dovrebbe unire gli sforzi affinchè l'opera giunga alla luce nel più breve tempo possibile! E' vero che la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica è stata ben lieta della notizia e che perseguire l'unanimismo è utopia, ma qui stiamo parlando di un'opera la cui mission è quella di occuparsi del bene pubblico e individuale più prezioso: la nostra salute! Ben vengano le critiche costruttive purchè finalizzate a non perdere o ritardare la realizzazione dell'opera destinata a cambiare il volto della nostra sanità! E se, com'è probabile, ci saranno da fare sacrifici prima di vederla realizzata, li si faranno con la consapevolezza che alla fine la Penisola avrà un'eccellenza ospedaliera al servizio della comunità. Bisogna costruire il ben-essere comune piuttosto che alimentare il mal-essere pur di assecondare visioni politiche lontane dalla cura degli interessi generali o anche meschini e nascosti interessi individuali che potrebbero essere lesi dalla realizzazione del progetto. Perciò uniamo gli intenti e remiamo tutti nella stessa direzione se vogliamo il bene del nostro territorio!”

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