Sorrento - Nella scuola c’è una fascia di “esodati” che sono ancora al lavoro ma avendo più di 65 anni non possono essere vaccinati con AstraZeneca. Oggi sul quotidiano Il Mattino, il docente e giornalista
Antonino Siniscalchi, parla di questa vicenda, e ripercorre le tappe della sua storia. “Nella mia scuola siamo in cinque, - spiega nell’articolo Siniscalchi - tre docenti e due del personale Ata, ma il numero dei soggetti interessati non è importante, siamo in "buona compagnia"…” Il docente del liceo dopo aver risposto in maniera puntuale all'invito della scuola a manifestare la volontà a vaccinarsi, ed espletato tutte le procedure necessarie, non è stato convocato. Rientra nella categoria prioritaria, ma non ha l’età per AstraZeneca. Ma il docente non si arrende e invia un messaggio al coordinatore del piano di vaccinazioni dell'Asl Na 3. “Dopo due giorni, - scrive Siniscalchi - opportunamente sollecitato, mi risponde con un lapidario "vocale": «In ogni caso, male che vada, può essere ripescato con la popolazione normale ultra sessantacinquenne». Insisto: «Non ho capito, per ora non se ne parla?». Risposta «Non ho indicazioni». Non è facile manifestare le sensazioni di fronte di fronte all'inerzia di una situazione che rasenta l'incredibile..." "In cinquant'anni – scrive su Facebook Siniscalchi - ho sempre cercato di essere equidistante dalla notizia, ma in questa vicenda mi sono sentito veramente deluso, peraltro, agli ultimi momenti di una carriera di docente percorsa senza mai lesinare impegno costante al servizio della Istituzione.” Dopo aver raccolto la solidarietà di tutto il mondo della scuola, dirigenti, colleghi, genitori e alunni, prevale la ragione, “mi fermo un attimo e mi rendo conto – conclude il docente - che c'è un solo vaccino che può essere praticato agli over 65, è il Pfizer." Quindi l'amara conclusione: "non rientro nella fascia "protetta" dei docenti che dovrebbero tornare a scuola in "presenza"”.
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