La pandemia non ha soltanto seminato e continua a seminare milioni di morti e imprevedibili danni permanenti alla salute, fisica e mentale, di intere generazioni di esseri umani, nonché ha distrutto e continuerà a distruggere un sistema economico obsoleto, seminando povertà, fame, disagio, angoscia e timore per il futuro, ma sta minacciando dalle fondamenta la fiducia dell'uomo nel progresso scientifico, maturato negli ultimi secoli, e nella capacità del genere umano di affrontare razionalmente e di superare, come in passato, un'altra grande tragedia della storia. La colpe non riguardano soltanto l'incapacità delle classi dirigenti e di governo, delle unioni di Stati, di rispondere adeguatamente ad un'emergenza epocale, sia sanitaria che sociale, oppure la crisi delle grandi autorità morali del mondo, l'anarchia comunicazionale dei responsabili scientifici, la speculazione economico-finanziaria delle grandi multinazionali farmaceutiche, le strumentalizzazioni geopolitiche e, infine, il ribellismo di chi è stato economicamente danneggiato o si senta minacciato, a causa delle misure restrittive adottate, nelle proprie libertà fondamentali.
C'è qualcosa di più pericoloso, un male oscuro e profondo, che circola e come un uragano distruttivo, si sta diffondendo, tramite il web, alimentato da false notizie, non controllate, capaci di seminare paure, incertezze e timori, nonché da proteste di piazza, mobilitate ad hoc dai guru del negazionismo fine a se stesso e da intellettuali, anche pseudo filosofi, di varia estrazione, novelli untori delle menti, che alimentano un miscuglio esplosivo, con un potenziale di disgregazione sociale, nel quale non si riescono più a distinguere le miopi strumentalizzazioni dei politicanti dalle legittime manifestazioni di dissenso. In tal modo, mentre il vaccino, allo stato unico antidoto in campo, capace di evitare altre vittime e ulteriori irreparabili danni, con la disarticolazione del tessuto sociale, procede a stento, tra i marosi delle false polemiche, il virus si trasforma, si adatta a sopravvivere e prepara nuove ondate epidemiche. Il mostro del nichilismo dilaga nel grande mare, in tempesta, dell'ignoranza, della sopraffazione e della manipolazione dei cervelli e dei cuori, ottenebrati dalla paura. Si intravede il fosco scenario di un nuovo medioevo, oscurantista, un ritorno nelle caverne, negatore della ragione e della speranza, che restano le uniche possibilità per poter salvare, di nuovo, l'umanità anche da questa immane catastrofe. E di evitare un ritorno allo stato di natura, homo homini lupus!
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