domenica 26 dicembre 2021

Antonio Coppola, vaccini ai bambini in penisola: cosa fare e dove andare

di Agorà 

E’ partita da qualche giorno la possibilità della vaccinazione anticovid per i bambini. Come fare e dove andare in penisola sorrentina? Lo abbiamo chiesto al Dottor Antonio Coppola, commissario Asl per l'emergenza Sanitaria, nostro interlocutore abituale sulle questioni che riguardano l'organizzazione dei servizi per far fronte alla pandemia sul territorio. Come si fa a vaccinare i bambini e dove si deve andare? I genitori possono registrate i bambini dai 5 agli 11 anni sulla piattaforma Soresa, ma non è obbligatorio, anche i non registrati possono avere il farmaco. La registrazione consente di organizzare meglio la risposta in relazione al numero dei prenotati. Dove si deve andare in penisola? Presso uno dei tre hub vaccinali presenti sul territorio. Quindi: Vico Equense-Ospedale "De Luca e Rossano"; Piano-Villa Fondi e Massa Lubrense- Residenza Cerulli. Ma non sarebbe preferibile farfare l'inoculazione al pediatra di famiglia? Si, è una possibilità prevista quella di fare il vaccino presso lo studio del pediatra di libera scelta, se il pediatra ne fa richiesta ed offre la propria disponibilità. Al momento, a quanto mi risulta, in Penisola non è ancora stata manifestata questa disponibilità da alcun pediatra. Quindi, hub vaccinali esistenti: ma i bambini seguono il percorso degli adulti? Assolutamente no, sono previsti percorsi differenziati e lo stesso flacone che contiene il vaccino per i minori è diverso. La quantità che si somministra al bambino, poi, è parametrata al peso corporeo, Quante dosi per i più piccoli? Due, a distanza di 21 giorni una dall'altra. Anche per la fascia 5-11 anni c'è il green pass dopo il vaccino? Non c'è il green pass per i bambini, ma un certificato che attesta l'avvenuta vaccinazione.


 

Ci sono timori, perplessità, paure, dubbi da parte dei genitori. Perché anche i bambini vanno vaccinati? I bambini sono già ampiamente vaccinati, tra somministrazioni obbligatorie e facoltative. Poi, c'è un dato di fatto: il virus continua a circolare. Anche perché ci sono adulti non vaccinati che portano un alto tasso di predisposizione al contagio. E poiché nella fascia dai 12 anni in poi la percentuale di vaccinati è alta, il virus prova a sopravvivere attaccando, oltre ai non vaccinati adulti, anche i bambini. Da qui la necessità di proteggerli con il vaccino. Ma si dice che i numeri di somministrazioni non solo tali da poter giustificare la valutazione di tutte le controindicazioni? Non è così. Negli Stati Uniti ed in Israele la vaccinazione per i bambini è iniziata prima che da noi. Pfizer ha somministrato milioni di vaccini in questi due Stati e quindi un primo importante feedback c'è. Non sono state segnalate contrindicazioni significative. Quelle segnalate sono lievi e reversibili. In quanto, per ogni farmaco, com’ è noto, le controindicazioni ci sono. Quali sono le controindicazioni del vaccino per i bambini? In qualche caso è stata segnalata lieve miocardite che quando si è verificata è stata superata senza particolari problemi. Ma questo elemento non può destare preoccupazione? Dovrebbe destare maggiore preoccupazione la miocardite da covid che causa danni più seri ed anche irreversibili. Ma quanti sono i casi di bambini nella fascia 5-11 anni infettati dal covid? Come abbiamo detto in un recente passato proprio sulle pagine di Agora, nelle scuole inevitabilmente, il fenomeno è diffuso. Non perché la scuola non è sicura luogo di vita comunitaria e per forza di cose può succedere. In questi ultimi periodi “Santo Bono” che è ospedale pediatrico regionale iniziare a manifestare qualche sofferenza anche se i bambini vengono trasferiti al reparto pediatrico del "Cotugno.” Inoltre, per rispettare le regole per la gestione da casi di infezione nelle scuole che prevedono tampone a tutti gli alunni in presenza di un positivo ed il rinnovo dell’esame a distanza di cinque giorni, l'Asl ha dovuto rinnovare la convenzione costituito zooprofilattico di Portici. Siamo passati da poche centinaia di tamponi a migliaia. C’è qualche precauzione che si può prendere per arginare il rischio contagio per i bambini? Il vaccino è la via maestra in assoluto Poi, evitare ai bambini contatti con i non vaccinati. Costoro possono essere portatori di una carica virale particolarmente elevata.

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