Sant'Agnello - Domenica 26 dicembre si è svolta nella nostra piccola e accogliente
chiesa della Natività di Maria Vergine, ai Colli di Fontanelle, la Festa
della Santa Famiglia, presieduta dal nostro vescovo Monsignor Francesco Alfano e concelebrata dal parroco don Antonino De
Maio.
La celebrazione si è aperta con la lettura di una pagine dei sussidi
preparati dall’ equipe diocesana in cui si è letto che “In famiglia si fa
esperienza di relazioni improntate al confronto franco e sincero, alla
limpidezza e alla trasparenza del dialogo, alla parresia. In famiglia
si è se stessi, liberi dai giudizi e dai pregiudizi: ciascuno mette in
gioco i propri sogni e le proprie aspirazioni, espone il suo pensiero
sull'avvenire e sul presente, delinea soluzioni ai problemi e progetta
il futuro.” Il Vangelo infatti, come ha sottolineato don Franco, durante l’omelia,
presentandoci l’esperienza di Cristo che entra nel tessuto di una
famiglia umana concreta, traccia un quadro realistico delle vicende
familiari, dove non tutto è idillio, pace e serenità: nella Santa
Famiglia di Nazaret, come in ogni famiglia, ad ogni età si possono
incontrare gioie e sofferenze.
Durante l’omelia il vescovo ha più volte evidenziato, con tono tenero
e rassicurante, che a essere famiglia si impara ogni giorno ,
come fecero Maria e Giuseppe, in cammino alla continua
ricerca di un figlio, prima ragazzo, poi maestro, messia e
infine “Risorto”.
La Chiesa, in quanto, famiglia di famiglie è chiamata anch’essa ad un cammino di ricerca che sia il più possibile sinodale, a partire proprio dalle nostre comunità: lo stile e il modo con cui ci si approccia a un sinodo è quello proprio della famiglia. Queste intense parole pronunciate dal vescovo hanno caratterizzato la celebrazione dedicata alla Santa Famiglia, che ha visto una viva partecipazione di fedeli, nonostante il difficile periodo pandemico in cui ancora ci troviamo. Durante la funzione religiosa una particolare preghiera è stata rivolta alle famiglie in difficoltà, a quelle colpite da gravi lutti, a quelle non consacrate dal sacramento del matrimonio, ai celibi e alle nubili perché tutti appartenenti all’ amore di Dio, figli dello stesso Padre, accomunati dalla medesima umanità. E’ stata poi consegnata, in staffetta, alla comunità l’icona della Sacra Famiglia, preparata dalla suore di Orvieto, con l’impegno di pregare per tutte le famiglie: quelle nella gioia e quelle in difficoltà. Siamo stati sollecitati a farci carico e ad aver cura soprattutto di quelle famiglie maggiormente bisognose delle attenzioni della comunità, in quanto - ha sottolineato il vescovo- nessuna famiglia può esistere da sola, ma occorre che tutte si riconoscano in una comunità, come popolo in continua crescita. Infine, il vescovo ha salutato cordialmente l’intera comunità la quale è stata ben felice di aver trascorso questa domenica con lui e di cuore lo ha ringraziato per la sua presenza.
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