mercoledì 29 dicembre 2021

Ordinanze anti-botti: chi controlla?

In vista dei festeggiamenti del 31 dicembre, molte città italiane corrono ai ripari contro i botti di Capodanno. Da Nord a Sud, infatti, numerose Amministrazioni comunali hanno deciso di varare misure di contrasto all’utilizzo dei botti, sia per l’incolumità delle persone che li utilizzano, soprattutto i minori, sia per evitare danni al patrimonio pubblico e privato così come ad animali e ambiente. Scrivere ordinanze restrittive è una moda, oramai. I Sindaci giocano a chi la fa più dura, vietando, imponendo, e dimenticando di non avere uomini e mezzi per controllare. Un esempio? Il tradizionale divieto di esplodere fuochi di artificio per la notte della fine dell’anno: bene, anzi benissimo, ma poi chi controlla e chi verifica il rispetto delle ordinanze? Allo scoccare della mezzanotte i primi cittadini, nei rispettivi comuni, hanno in strada decine e decine di pattuglie che identificano prima il luogo del lancio del botto e poi anche l’autore dello stesso? Insomma, queste ordinanze anti-botti così come sono predisposte non servono a molto.

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