giovedì 16 dicembre 2021

Marina di Seiano. C'era una volta la Villa del Pezzolo, l’Archeologo Vanacore “Sono indignato”

Vico Equense - La Villa del Pezzolo è l’ennesimo pezzo di storia che perdiamo. Ci sono voluti due millenni di mareggiate e fenomeni piroclastici per corrodere la pietra, ma sono bastati pochi anni di mondezza prima e poi la frana per distruggerne la dignità. Tra poco resterà soltanto il ricordo, o neanche quello, della villa marittima romana sulla spiaggia del Pezzolo a Seiano, preziosa testimonianza dell’evoluzione naturale e storica della penisola sorrentina. “Stamattina ho fatto un sopralluogo – spiega l’Archeologo Antonio Vanacore - a quello che rimane del sito. Inaccettabile lo stato di degrado, ma prevedibile considerata la situazione in cui versava da anni. Da Archeologo denuncerò alla Soprintendenza, da cittadino mi sento profondamente indignato per aver perso l'ennesimo pezzo di storia.” Il sito archeologico è nascosto tra la parete calcarea e la spiaggia, all’interno del tunnel usato nel II secolo dopo Cristo per collegare la villa patrizia alla spiaggia, ci sono rifiuti di ogni genere: bicchieri, bottiglie di plastica e fazzolettini unti. Nessun rispetto per la domus già presente sulla costa in età tardo repubblicana-augusea e poi sepolta da uno spesso strato di pomici nel 79 d. C., durante l’eruzione che distrusse Pompei ed Ercolano. Da un approfondito studio geoarcheologico condotto da Aldo Cinque a Mario Russo, emerge che la residenza fu ricostruita e ampliata più volte nelle epoche successive. Un interessante esempio di stratificazione inghiottita dall’oblio.

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