martedì 4 aprile 2023

Vico Equense. Presentata in Comune la petizione che chiede la rimozione delle giostre a pagamento in piazza Marconi

227 i firmatari “L’Amministrazione comunale riveda la propria decisione” I genitori si aspettano un'apertura da parte del Comune

Vico Equense - È stata protocollata questa mattina al Comune di Vico Equense la petizione che chiede la rimozione delle giostre a pagamento in piazza Marconi. La sottoscrizione ha avuto 227 firme di cittadini. “La richiesta avanzata dal privato – si legge nella petizione - prevede l'occupazione di ben 150 metri quadrati di suolo pubblico h24 per 1 anno (con possibilità di rinnovo) senza apportare nessuna utilità pubblica, anzi sottraendo un ingente spazio pubblico alla collettività e soprattutto ai bambini.” Una decisione che fin dall’inizio è stata mal digerita: in soldoni si critica l’amministrazione comunale di dare sempre più spazi pubblici ai privati per usi commerciali. Dopo la sollevazione popolare sui social dei giorni scorsi, con uno tsunami di commenti e post d’indignazione arriva la richiesta al sindaco di restituire l'intera piazza ai bambini, ma anche che venga fatta l’ordinaria manutenzione e messa in sicurezza delle giostre comunali in disuso poiché rotte. Le giostre sono collegate alla rete dell'illuminazione pubblica della piazza. “Fino a oggi – si legge ancora nel documento - non è dato sapere il consumo di energia elettrica che tali attrazioni generano ogni qual volta vengono azionate, ma soprattutto come possa il comune monitorarlo al fine di applicare un canone patrimoniale di concessione adeguato alla luce del particolare momento negativo che il mercato globale dell'energia vive. Compito principale della Pubblica Amministrazione – continuano i firmatari - è quello di curare gli interessi pubblici e perseguire finalità collettive, ed il rilascio di un nulla osta per un'occupazione permanente di suolo pubblico a vantaggio solo del concessionario privato non sembra rispondere a dette finalità di pubblica utilità.


 

Non meno importante è il messaggio socio-educativo – sottolineano ancora - che scaturisce da tale scelta politica: consentire l'istallazione di giostre (tre) a pagamento nel luogo simbolo del "gioco libero" di intere generazioni di bambini equivale a dire che la felicità non è per tutti ma solo per chi può permettersi di spendere 1 euro e 50 creando di fatto delle "discriminazioni" in questi tempi di particolare difficoltà economica.” L'area di piazza Marconi rappresenta, difatti, da anni l'affezionato punto di ritrovo per bambini e ragazzi non solo del nostro paese, ma anche per quanti - ad esempio nelle vacanze estive – sono soliti scegliere Vico Equense come luogo della propria villeggiatura. Si tratta di una risorsa estremamente preziosa per le famiglie: è il parco cittadino per eccellenza, nel quale, oramai da generazioni, bambini e ragazzi socializzano e giocano all'aperto sotto lo sguardo di genitori, nonni e baby sitter. E tale risorsa è tanto più preziosa perché nessun'altra area in città possiede le caratteristiche di piazza Marconi: un luogo liberamente fruibile, ampio e al tempo stesso "raccolto", e riparato dal traffico e, quindi, sicuro per i bambini e i ragazzi che lo frequentano. Per questo i genitori ritengono che l'eventualità che parte dell'area possa essere stabilmente occupata dalle giostre a pagamento rappresenterebbe per le famiglie, i bambini e i ragazzi del paese una perdita inestimabile, aggravata dall'assenza di valide ed equivalenti alternative. Ciò senza considerare che una presenza fissa di giostre a pagamento, per quanto probabilmente attrattiva per i più piccini, si tradurrebbe- come, di fatto, si è già tradotta in questi mesi - in un costo che non tutte le famiglie possono sostenere in modo continuativo.

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