Vico Equense - Piccoli comuni o metropoli non fa differenza, la banda ultra larga annulla le disparità e aiuta l’economia e il territorio a ripartire. “Tre piccoli comuni – si legge in una nota del circolo Pd di Vico Equense -, persino uno con soli 31 abitanti, che grazie alla fibra ottica si sono completamente trasformati da luoghi abbandonati a centri protagonisti di una vera e propria rigenerazione ed innovazione tecnologica. Questo grazie alla realizzazione della rete a Banda Ultra Larga (Fibra) del piano BUL tramite openfiber, il tutto con l’impiego di finanziamenti pubblici.” La società Open Fiber, vincitrice dei tre bandi per l'esecuzione dei lavori, sta operando con l'obiettivo di cablare l'Italia attraverso due tecnologie principali: FTTH (Fiber To The Home) e FWA (Fixed Wireless Access). “Questa opportunità a Vico Equense è negata da oltre dieci da una politica amministrativa miope e mediocre” continuano i Dem che nelle scorse settimane sono scesi in campo insieme ai consiglieri di minoranza Giuseppe Alvino, Maurizio Cinque, Luigi Vanacore, Raffaele Giannico, Antonio Breglia e Giuseppe Ferraro, contro il monopolio che di fatto ha cancellato la concorrenza del mercato a Vico Equense. “Una scelta politica e una gestione amministrativa che danneggia la città e i cittadini” afferma l’opposizione con un manifesto.
È già noto che i cittadini di Vico Equense sono costretti a pagare il doppio rispetto a qualsiasi altra città per connettersi con la fibra ad internet per la cronica assenza dei principali player di mercato (TIM, Vodatone, Fastweb). Ma questo non è l'unica ingiustizia che patisce oggi l'utente della nostra città. Siccome l'unico operatore che gestisce la fibra in città non è accreditato presso INFRATEL, le PMI e i professionisti di Vico Equense non possono accedere ai voucher connettività che garantiscono sconti per connettersi alla banda ultra larga. Ma c’è di più. “Zero canoni incassati dal Comune dal 2016 a oggi” sottolinea l’opposizione. “Perché Vico Equense – si interroga l’opposizione - ha seguito l’esempio di solo due comuni in Campania (Cicciano e Camposano) e non quello della totalità dei comuni in Italia? Perché si insiste con questa scelta sbagliata?”
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