Sorrento - Controlli anti droga per i carabinieri della compagnia di Sorrento. A finire in manette un 20enne già noto alle forze dell'ordine. I militari hanno fermato il ragazzo mentre era in sella a un Honda Sh. Perquisito, è stato trovato in possesso di 130 grammi di hashish e di 20 grammi di marijuana. I carabinieri hanno deciso di perquisire anche l'abitazione del 20enne e lì sono stati rinvenuti altri 20 grammi di droga, diverso materiale per il confezionamento e la somma in contanti di 850 euro. Nelle stesse ore, nella centralissima piazza Veniero a Sorrento, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un 40enne. L'uomo - già arrestato lo scorso 18 gennaio - è stato fermato mentre era in sella ad una bici elettrica. Perquisito, è stato trovato in possesso di 16 grammi di cocaina già pronta per essere venduta in dosi e della somma in contanti di 430 euro ritenuti provento del reato.
sabato 1 febbraio 2025
Vico Equense. Barriere architettoniche, che fine ha fatto il PEBA?
Vico Equense - Città ancora senza Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). In realtà a Vico Equense se ne sta parlando dal 2019 ma del documento necessario per monitorare e superare le barriere presenti nel territorio non c'è ancora traccia. Risale, infatti, a cinque anni fa la delibera di consiglio comunale avente per oggetto "atto di indirizzo per l'elaborazione del Peba" con l'indicazione di un termine ultimo: il 2020. Da allora niente di fatto. A sollevare tale mancanza nei mesi scorsi è stata la minoranza, che ha interrogato l'amministrazione comunale sull'argomento poiché secondo la normativa vigente, tutti i Comuni dovrebbero essere provvisti di questo strumento. Non c'è stato un riscontro preciso. Si è detto che verrà realizzato in seguito, quando si farà il Puc ma il deliberato consiliare del 2019 dettava tempi precisi per la realizzazione del Peba, il 2020, immaginando tutta una serie di azioni da adempiere, come un apposito capitolo del bilancio comunale con adeguate risorse, un logo, azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento delle associazioni. Cose che non sono state fatte. Il Peba è lo strumento attraverso il quale l'amministrazione comunale è in grado di rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti negli spazi pubblici cittadini e soprattutto individuare, in modo organico, le modalità e le risorse necessarie per la loro definitiva eliminazione. A Vico Equense gli spazi pubblici e i servizi inaccessibili alle persone con disabilità in effetti non sono pochi. Basti pensare ai marciapiedi del centro o ai paletti e ai cancelli che impediscono l'ingresso in alcune zone del territorio. Anche le frazioni presentano zone difficoltose. Nonostante l’Amministrazione comunale sia stata ripetutamente sollecitata ad adempiere a tali obblighi di legge, ancora oggi il P.E.B.A. rimane una chimera per la città di Vico Equense.
Piano di Sorrento. Il Comune lavora al PEBA, un questionario a disposizione dei cittadini per una città più inclusiva
Terra dei fuochi, De Luca «Con noi svolta bonifiche»
Dopo la sentenza della Corte europea il governatore avverte: danni fino al 2013
L'AMBIENTE
di Adolfo Pappalardo - Il Mattino
Tira dritto De Luca sulla sentenza della Ue sulla Terra dei fuochi che ha condannato l'Italia: «È rivolta a quello che è accaduto prima del 2013», attacca per sgombrare il campo a chi ne vorrebbe fare materia di scontro, vedi centrodestra, per le prossime regionali. E, ovviamente, nel corso della sua rituale diretta settimanale, si concentra proprio sugli annunci in stile elettorale: «A vincere il concorso di idee è stato lo studio Zaha Hadid», dice riferendosi al progetto di riqualificazione di piazza Garibaldi che include la nuova sede della Regione.
LA SENTENZA
Sulla sentenza della Corte europea che ha condannato l'Italia, il governatore non vuole sentire ragioni («cose del 2013») e ricorda il lavoro fatto: «Siamo ai due terzi dell'eliminazione delle ecoballe, stiamo ripulendo la regione»; «è stata ridotta di due terzi la sanzione a carico della Campania». Senza mancare di sottolineare un passaggio nella sentenza: «Viene riconosciuto l'intervento con lo studio Spes avviato nel 2015: per dire che già allora si stava voltando pagina. Da allora, da quando ci siamo insediati, abbiamo fatto un lavoro immenso: abbiamo ereditato un'infrazione europea rivolta all'Italia e alla Campania per milioni di euro, rispetto a cui nessuno aveva fatto niente». E snocciola le cifre: «Dal 2007 pagavamo 120 mila euro al giorno di sanzione europea per i delitti commessi prima del 2013. Poi due anni fa è stata ridotta di due terzi e per fine anno contiamo che sia eliminata completamente».