Le ricette di food influencer e maestri pasticceri tra i piccoli accorgimenti e le grandi variazioni
di Laura Cocozza - Il Corriere del Mezzogiorno
Gli antichi romani le chiamavano frictilia ed erano i dolci fritti nel grasso di maiale che si distribuivano durante i Saturnali (le feste in onore di Saturno che anticipavano il nostro Carnevale), permettendo di sfamare un gran numero di persone grazie alla semplicità e alla reperibilità dei loro ingredienti. Nel corso dei secoli si sono diffuse in tutta Italia assumendo nomi diversi: frappe a Roma, cenci in Toscana, bugie in Piemonte e chiacchiere nel Sud Italia. Il motivo di quest'ultimo appellativo è spiegato da una leggenda. Si racconta, infatti, che la regina Margherita di Savoia, durante una conversazione a corte, chiese al suo pasticcere di preparare un dolce leggero e sfizioso per accompagnare il tè. Il cuoco, ispirandosi proprio alle frictilia, creò delle sfoglie sottili e croccanti, che vennero subito battezzate "chiacchiere" in onore delle conversazioni della sovrana. Oggi la ricetta classica prevede farina, uova, zucchero, burro e un tocco di liquore come grappa o marsala per una maggiore fragranza. Così come le zeppole, altro dolce amatissimo in Campania, possono essere cotte nell'olio, e quindi fritte, oppure al forno. Ma c'è anche chi, per renderle più leggere, prima le frigge e poi le "passa" in forno. Fermi restando gli ingredienti base, non mancano ovviamente le reinterpretazioni ispirate dall'estro di food influencer e maestri pasticceri campani che hanno rivisitato il dolce con piccoli accorgimenti.
Come Valentina Boccia, autrice del blog "@hovogliadidolce", che ha perfezionato una versione particolarmente croccante e leggera, ottenuta grazie all'utilizzo dell'olio di arachidi per la frittura, e arricchita da scorza di limone per un profumo più intenso. Enrica Panariello, meglio conosciuta come "@chiarapassion", invece, riprende la ricetta del maestro pasticcere Igino Massari che suggerisce l'utilizzo di farina Manitoba "tagliata" con farina 00, per limitare l'assorbimento dell'olio durante la frittura ed ottenere chiacchiere leggere, friabilissime e piene di bolle. Alla ricetta del maestro aggiunge il suo personale tocco, riducendo le dosi. Rebecca De Pasquale, (@rebeccadepasquale) ex concorrente del Grande Fratello e amata influencer campana, dà alla sua versione un carattere più morbido utilizzando per l'impasto latte, lievito per dolci, liquore Strega e buccia di agrumi grattugiata durante la frittura. Flavia Imperatore alias @Mysia, propone diverse alternative alla ricetta classica. La più golosa è quella delle chiacchiere ripiene ottenute sovrapponendo due sfoglie una sull'altra, farcite con confettura di fragole e marmellata di arance. Oltre ai food blogger, anche i grandi maestri della pasticceria campana si sono cimentati nella reinterpretazione di questo dolce iconico. Sal De Riso, simbolo della Costiera Amalfitana, ha esaltato le eccellenze del territorio con una versione profumatissima a base di scorza di limone Igp e vaniglia bourbon. Ciro Poppella, famoso per i suoi fiocchi di neve, ha creato una variante delle chiacchiere ricoperte di crema al latte, unendo di fatto i due dolci amatissimi. Gennaro Esposito, chef stellato con la passione per la tradizione, ha proposto una versione gourmet arricchita con spezie ed essenze agrumate, perfetta per chi cerca un equilibrio tra classicità e innovazione. Pasquale Marigliano, noto per la sua tecnica impeccabile, usa burro di alta qualità e un tocco di liquore Strega per esaltare i profumi. Sia come sia, passando dal mondo antico ai social network, dalle cucine delle nonne ai laboratori d'alta pasticceria, le chiacchiere continuano a essere il simbolo del Carnevale, in un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Fritte, al forno, semplici o arricchite da creme e glasse, restano un dolce conviviale, capace di reinventarsi senza perdere ma la propria fragrante anima.
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